La Regione si adegua alle disposizioni nazionali. Dall’ernia alla radioterapia tutto si farà in ambulatorio versando 46 euro. "Ma le esenzioni restano".
Una nuova tassa secondo alcuni, uri taglio degli sprechi nella sanità secondo altri. Dal tunnel carpale al distacco della retina, dall’ipertensione al diabete, fino gastroenterite, otite, aborto e radioterapia. Sono alcune delle 108 prestazioni che la delibera 1202 della Regione ha definito potenzialmente inappropriate e che dal primo settembre in tutti gli ospedali pubblici e privati pugliesi non sono più erogate in regime di ricovero, quindi gratuitamente, ma in day service (vale a dire in ambulatorio ) con un costo fisso di 46 euro a prestazione (36,15 euro di ticket per la prestazione in ambulatorio più 10 euro per la ricetta stabiliti dallo Stato e previsti per tutti ad esclusione degli esenti per patologia o reddito). La novità è contenuta nella delibera pubblicata il 18 giugno scorso che recepisce i dettami del rninistero della Salute e dell’ultimo Patto per la salute. La ratio del provvedimento, già intrapreso in altre Regioni, è quella di ridurre i ricoveri, soprattutto quelli inappropriati.