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Il turismo nautico riparte da Vieste

Non è ancora del tutto finito eppure il successo inizia a farsi sentire. Parliamo del porto turistico di Vieste che dopo questo primo anno di attività si appresta a diventare il fiore all’occhiello della capitanata e dell’intera Puglia. Una marina tanto voluta dal sindaco Ersilia Nobile che tra mille difficoltà e’ riuscita a portare avanti un progetto mirato a valorizzare il territorio e non solo. La marina offre al momento oltre 200 posti barche con zone dedicate alle piccole, medie e grandi imbarcazioni ed una serie di servizi ed infrastrutture necessarie al diportista. Il progetto finito, spiega Giuseppe D’Alo’ -presidente della società che ha in gestione il porto di Vieste- contempla 750 posti barca ed un notevole incremento delle strutture sportive e ricettive attualmente presenti.
Insomma la stagione non è ancora finita, ma il porto e’ pieno di imbarcazioni arrivate da ogni parte d’Italia e persino dalla Russia. Ne va fiero il responsabile degli ormeggi Giuseppe Cristino (detto Pippo) impegnato costantemente alla sistemazione di imbarcazioni in transito e in stazionamento. Un vero punto di riferimento per tutti i diportisti. Quest’anno -dice Pippo Cristino- “probabilmente non ci aspettavamo un risultato di questa portata, le imbarcazioni in transito sono state davvero tante, molte delle quali dirette in Croazia, Grecia e Turchia. A questo si aggiunge il buon numero di diportisti pugliesi e non che hanno stazionato e stazionano a Vieste”.
Emerge così una chiara dimostrazione di come si possono valorizzare le grandi potenzialità del nostro territorio. Sono in molti, infatti, a sostenere che, nonostante gli 800 chilometri di costa, la nautica da diporto in Puglia viene vista come un settore di poco conto. Probabilmente per la mancanza di cultura di chi, soprattutto in questa regione, sa vedere nelle barche solo giocattoli per ricchi. Comprare una piccola barca per poi avere difficoltà nel trovare un posto di ormeggio non può che far passare ogni entusiasmo. E navigare senza fare tappa in Puglia per molti è diventata una costante vista la carenza di darsene attrezzate. Del resto i dati Ucina parlano chiaro: in tutta la Puglia gli approdi turistici sono appena 2mila, i punti di ormeggio poco più di 1500 e i posti barca circa 10mila. Un dato, questo, che colloca la regione agli ultimi posti di una classifica che vede primeggiare Liguria (25mila posti barca), Toscana (20mila), Friuli (16mila) e Campania (15mila).
Ebbene in alcune zone pugliesi si è capito che è necessario cominciare a rimuovere le insufficienti dotazioni infrastrutturali per rilanciare quel turismo nautico ormai assopito, ma tanto utile all’economia regionale. Ed è proprio da Vieste che si tenta il rilancio.

Franco Lella

economicamente-bari.blogautore.repubblica.it