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Pesca d’altura – La “Gargano Tuna Fishing” conquista il podio

 

Al 30° Campionato italiano svoltosi a Vieste
Nonostante le avverse condizioni meteo, la sola cosa che il presidente della “Gargano Tuna Fishing” Giampietro Cariglia non avrebbe potuto gestire, tutto il resto – logistica, nautica, hospitality, accoglienza, sponsors e simpatia –  c’era.

Il XXX° Campionato italiano assoluto di Big Game / Drifting della FIPSAS – CONI si è svolto perfettamente dal 2 al 5 ottobre: a Vieste, col supporto del Comune e dell’Assessore allo Sport Gaetano Zaffarano, è nata la nuova nazionale italiana che fra un mese difenderà il tricolore iridato in Brasile.

Anche l’Ente Parco ha contribuito alla riuscita della kermesse: un ringraziamento va al lavoro svolto con la Dottoressa Doriana Gallifuoco come rappresentante del Presidente del suddetto Ente Parco.
Grande ed essenziale l’apporto del Dottor Rinaldo Scopece, giornalista altamente professionale e persona dalla gentilezza indicibile.  Sua la mailing list di contatti media – oltre quelli che ho potuto rintracciare da sola – e, di questo prezioso apporto, devo rendere merito al Presidente di Sezione Provinciale Michele Loffredo.
La Dottoressa Luisa Amenduni dell’ANSA di Bari ha dato la disponibilità e il nostro Presidente Comparto Acque Marittime e vice presidente FIPSAS Antonio Gigli ha seguito l’evento, riuscendo a ritagliarsi spazio per venirci a trovare e per salutare personalmente un grande sponsor (di questa manifestazione e del mondiale prossimo) cioè il signor Gino del Gattarella Resort.
Professionali i Giudici di Gara Federali – il cui parere è e resta insindacabile – così pure impeccabile la Direzione Gara di Orlando Magi; presente il Delegato Federale di Specialità Franco Bellini che sotto l’occhio attento del nostro Commissario Tecnico Mirko Eusebi ha portato tutta la sua esperienza e si è completamente messo a disposizione.
Va detto che anche la Capitaneria è stata presente facendo più del dovuto: tanti organi istituzionali si sono mossi per questa manifestazione nazionale e il Gattarella Resort è stato, per pochi giorni, la Coverciano della pesca sportiva.
Alcuni numeri: 33 i Teams provenienti da tutta italia.
Almeno 5 persone per ogni Team.
Tonnellate di casse di sarda per pasturare e tantissimo lavoro da fare.
Almeno 200 tonni in strike (allamati) e tutti rigorosamente rilasciati con tanto di documentazione video a disposizione dei Giudici che hanno rivisto ogni filmato dopo essere scesi dal natante ‘Giuria’.
Conferenza stampa di apertura e Briefing coi Capitani ed i rispettivi equipaggi.
Festa per l’assegnazione delle maglie azzurre e – qui – dobbiamo sottolineare la grande emozione dell’equipaggio Skipper di Michele Coda che è salito sul gradino più alto del podio pur faticando per accogliere i Competitors.
Il tripudio è palpabile: in seconda posizione troviamo Renato Fabbri, grande Angler dello sportfishing azzurro e, in terza, ancora un equipaggio pugliese.
Pochissimi i punti di distacco coi soliti Clubs blasonati per coloro che si sono piazzati entro i primi 10 classificati: Teams che si affacciano da poco sulla scena delle grandi gare italiane, citiamo Gaia Fishingteam il cui Capitano Nicola diCapua – del luogo – ha conquistato la 6° posizione.
Durante la seconda manche la classifica si è letteralmente ribaltata e persino il gigante Team Silvy di Gian Luca Bonora ha perso la sua pole position restando comunque in vetta, al 4° posto.

Il mare è risorsa per il territorio e lega in maniera intrinseca uomo ed ambiente, l’impatto zero è quello per cui ci battiamo e – dunque – tutto va visto da un’ottica differente.
Lo sport è un concetto diverso e distante dai vecchi sistemi che depredano le risorse del nostro ecosistema, i regolamenti vengono scritti proprio per tutelare le specie ittiche protette – come il tonno – e salvaguardare la fauna marina.
Le competizioni sono la massima espressione dell’agonismo e non si permette stragismo: non è corretto – infatti – parlare di prede ma di rilasci.
Catturiamo il ricordo e rilasciamo il pesce: l’adrenalina che ci ha donato rappresenta indubbiamente l’emozione più grande tanto che esso non viene neppure salpato a bordo per stimarne il peso ma lo si misura con apposite aste galleggianti.
A presto ritrovarci e un grazie a tutti non basta, un plauso agli agonisti è doveroso: la pesca è anche uno sport beffardo, incide la bravura ma la fortuna è una componente fondamentale.
Questo il mio messaggio per chi – nonostante molto bravo – ha avuto posizioni più basse in classifica.

Paola Cingolani