Lui era finito in cella, lei ai domiciliari: il gip ha disposto per entrambi la scarcerazione.
Sono tornati liberi i due viestani – C.G. di 27 anni e la compagna M.L. di 20 – arrestati la scorsa settimana dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di una ventina di grammi di cocaina: l’uomo era stato trasferito in carcere, la compagna posta ai domiciliari. La notizia. del doppio arresto è stata resa nota ieri mattina dai carabinieri in una conferenza stampa presso il comando provinciale di Foggia. Per quanto riferito dagli investigatori una pattuglia ha fermato la coppia «a bordo di un’autovettura: le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire 20 grammi di cocaina occultati nel reggiseno della donna e la somma contante di 900 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, nel marsupio dell’uomo. Le analisi di laboratorio hanno accertato che l’elevata percentuale di purezza della sostanza avrebbe permesso il confezionamento di 70 dosi di droga». Mentre l’uomo era stato trasferito in carcere, la donna era stata posta ai domiciliari. Il gip del Tribunale di Foggia Michela Valente, all’esito degli interrogatori, ha convalidato gli arresti e rimesso in libertà i due indagati , difesi dall’avv. Angelo Rinaldi. «Nell’udienza di convalida C.G.» dice illegale «ha detto al gip che la droga sequestrata era sua e destinata ad uso personale e che alla vista dei carabinieri l’aveva nascosta addosso alla compagna per paura». Il difensore, nell’opporsi alla richiesta della Procura che chiedeva che gli indagati rimanessero detenuti, ha sostenuto che la droga non era divisa in dosi, nè sono stati trovati «Strumenti per il taglio, il confezionamento e la pesatura» dello stupefacente, e quindi sostenuto che era credibile la versione del giovane sul fatto che la cocaina fosse destinata a uso personale.