Si dimette l’assessore Apicella. Rinuncia pure all’incarico di consigliere, un novo caso politico. Si assottigliano i numeri della coalizione che sostiene il primo cittadino.
Si è dimessa Giulia Apicella, giovane assessore al turismo della giunta guidata dal sindaco Nicola Pinto. La lettera di dimissione è stata protocollata lunedì scorso in Comune a poche ore dal consiglio comunale convocato dal sindaco per l’approvazione del bilancio (che è andato deserto, ma si è tenuto il giorno dopo in seconda convocazione). Apicella (titolare con la famiglia di un albergo a Rodi Garganico) si è dimessa non solo dall’incarico assessorile ricoperto su mandato conferitogli dal sindaco, ma anche da quello dì consigliere comunale. Perde così pezzi sia il massimo consesso cittadino che l’esecutivo di governo della cittadina rodiana. Pinto è oggettivamente "appeso ad un fIlo" (lo dicono i numeri). Desta curiosità che i due massimi organismi rappresentativi a distanza di soli due anni e mezzo dalla loro costituzione (l’attuale amministrazione si è insediata nel maggio 2012) abbiano visto assottigliare progressivamente la loro composizione numerica a causa di una "emorragia" di uomini e donne (vedi dimissioni). La situazione è infatti "quasi kafkiana". Per capire quello che è accaduto bisogna far scorrere i numeri e fare un piccolo passo indietro. Ovvero risalire al momento dell’insediamento dell’attuale amministrazione: maggio 2012. Le urne in quella occasione segnano la divisione numerica del massimo consesso cittadino formato da otto componenti: alla maggioranza vanno sei (cinque più il sindaco) membri e alla minoranza (o opposizione) i restanti due. In seguito ad una serie di episodi finiti nell’ occhio del ciclone della cronaca cittadina, i due della minoranza abbandonano. La stessa cosa fanno quelli che subentrano, fino allo scorrimento totale della lista che così esaurisce la disponibilità dei nomi. Da marzo 2013 (ovvero da diciannove mesi) Pinto svolge le sedute consiliari senza la presenza della minoranza, che ha scelto "l’Aventino". A fare compagnia al sindaco solo i cinque consiglieri comunali (di maggioranza). Nel frattempo però lo stesso governo cittadino ha avuto a che fare con diverse dimissioni e relativi subentri. Ed anche qui i nomi sono finiti. Tanto che oggi il rimpiazzo in assise della Apicella non è stato tecnicamente) possibile. Oggi intanto la composizione della maggioranza di governo in consiglio comunale è scesa da cinque a quattro membri (il presidente dell’assise Salvatore Saggese, gli assessori/consiglieri comunali Concetta Bisceglie e Carlo Vallese e il semplice consigliere comunale Emilio Del Conte) più il sindaco. Una situazione piuttosto difficile per Nicola Pinto, il quale però non demorde e fa sapere di voler comunque andare avanti. Intanto dopo la seduta deserta di lunedì il consiglio comunale si è riunito in seconda convocazione il giorno dopo licenziando l’accapo dell’approvazione del bilancio.
Francesco Trotta