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De Leonardis: “La verita’ sul Gargano e per il Gargano”

Di seguito, una lettera aperta del consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Giannicola De Leonardis.

 

“Mi rendo perfettamente conto che la campagna elettorale per
le prossime elezioni regionali è ormai lanciata, ma non si possono
strumentalizzare e deformare con le lenti appannate della propaganda fatti e
verità ben diverse da come sono state poi raccontate e riprese in questi ultimi
giorni.

Mi riferisco in particolare alla seduta di Consiglio
regionale dello scorso lunedì 10 novembre, tutta centrata sulla seconda
variazione al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014. Seduta
che per gran parte è stata dedicata alla discussione di due emendamenti di cui
sono stato primo firmatario, entrambi inerenti il Gargano duramente colpito
dalle recenti alluvioni, le cui popolazioni e Comuni sono ancora e sempre bisognosi
di risorse e interventi concreti dopo le promesse finora disattese del Governo
centrale.

Il primo emendamento prevedeva,
per fronteggiare ‘i danni strutturali, i problemi idraulici, di sistemazione
stradale e di rimessa in sicurezza di edifici pubblici’, lo stanziamento di un
milione e settecentomila euro da destinare proprio ai comuni di Apricena,
Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, San Severo, Lesina, Mattinata,
Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, Rignano
Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico,
Vico del Gargano e Vieste, a semplice richiesta per un importo fino a centomila
euro per comune, per un totale complessivo di un milione e settecentomila euro.

Il secondo emendamento prevedeva ancora, per
effettuare opere di bonifica e per fronteggiare i numerosi fenomeni di erosione
idrica e disastri idraulici, lo stanziamento di un contributo straordinario di
250mila euro a favore del Consorzio di Bonifica di Capitanata, e di ulteriori
250mila euro a favori del Consorzio di Bonifica del Gargano.

Ho illustrato il senso degli
emendamenti in apertura di seduta, ma la maggioranza per risposta ha presentato
un emendamento firmato dai colleghi Losappio e Romano che assegnava due milioni
e mezzo di euro a un fondo generico destinato alle attività di Protezione
civile, cui sarebbe stato delegato il compito di ripartire le risorse a
disposizione (mentre per quanto riguarda i Consorzi di Bonifica, la discussione
è stata erroneamente liquidata in fretta con la spiegazione che avevano già un
capitolo di bilancio loro riservato. Ma non in maniera specifica, e l’attività
fondamentale di pulizia dei canali è svolta proprio dai Consorzi: tuttavia le
mie argomentazioni non sono riuscite a fare breccia nella disattenzione e
nell’indifferenza).

Due milioni e mezzo per tutto il
territorio regionale, altro che attenzione privilegiata da riservare al
Gargano. In aula io e i colleghi Gatta e Ruocco (firmatari con me insieme ad
altri colleghi di maggioranza eletti in provincia di Foggia ma che hanno poi
preferito allinearsi alla ragion di partito e coalizione) abbiamo difeso e
ribadito la necessità di garantire risposte vere e concrete e non continuare a limitarci
a generiche promesse, e non ci siamo piegati alla richiesta di ritirare i
nostri emendamenti, nemmeno dopo la successiva proposta rilanciata
dall’assessore Minervini di trasformarli in un ordine del giorno che impegnava
la giunta regionale nella direzione da noi indicata: quanti ordine del giorno
sono rimasti carta straccia, a distanza di mesi e anni?

 A quel punto la maggioranza di centrosinistra,
che intendeva bocciare gli emendamenti ma era evidentemente preoccupata per un
possibile ritorno negativo in termini di immagine, dopo le tante promesse e le
passerelle istituzionali sui luoghi del disastro e la partecipazione al lutto
dei familiari delle vittime, è stata costretta a preparare in extremis prima
della votazione finale un sub-emendamento all’emendamento Losappio/Romano, con
promessa di destinazione delle risorse del Fondo al Gargano e all’area jonica:
ma anche quello è stato rivisto con l’inserimento anche del Salento, e quindi
dell’intero territorio regionale. Ecco quindi come si è arrivati a un
provvedimento sbandierato come un segnale d’attenzione del governo regionale e
della maggioranza di centrosinistra verso il Gargano, con tanto di dichiarazioni
entusiastiche e auto celebrative.

Mi permetto di chiedere, allora:
che sarebbe successo senza i nostri emendamenti?

E in caso di nuove, intense
precipitazioni e ulteriori danni, che resterà di quel fondo per il Gargano?

Che tempi prenderà la Protezione
civile regionale per l’erogazione di risorse più che mai necessarie per
affrontare, almeno affrontare, la delicata fase della ricostruzione?

Per quanto riguarda invece la
sanità,nella variazione di Bilancio non è stata allocata alcuna risorsa
specifica per il Gargano. Ci si è limitati a una mera elencazione di
investimenti, da tempo previsti dopo il Piano di riordino ospedaliero e il
Piano di rientro dal deficit provocato dalla giunta Vendola che avevano infatti
comportato la chiusura di due ospedali proprio sul Gargano, a Monte Sant’Angelo
e San Marco in Lamis. Chiusure legate a un potenziamento dei servizi sul
territorio e a riconversioni promesse e annunci per anni disattesi, che hanno
avuto il solo effetto di amplificare le emergenze sanitarie in un’area ad alta
densità di popolazione e turismo nei mesi estivi, e che ha visto fortemente
ridimensionato –al limite della chiusura- anche l’ospedale di Manfredonia, e
registrato casi di morte per malori non prontamente e adeguatamente curati per
via dell’unica ambulanza operativa, uno scandalo più volte vanamente denunciato.

Nessuna attenzione privilegiata,
quindi (le risorse inerenti la variazione di Bilancio sono state infatti
allocate in un capitolo generico che riguarda la sanità regionale nel suo
complesso) , nessuna concessione. Semplicemente delle risposte dovute e
arrivate in colpevole ritardo, ma in piena campagna elettorale: una beffa, in
aggiunta al danno per le popolazioni garganiche. Le quali adesso dovrebbero
addirittura ringraziare ed esultare per chi le ha dimenticate, penalizzate,
ignorate e danneggiate per anni.

Per amore di verità ho deciso
allora di scrivere questa lettera, che ho sentito come doverosa e necessaria.
Grazie per la cortese attenzione,

Giannicola De Leonardis