Nei prossimi giorni la discussione davanti ai giudici del tribunale della Libertà.
Sbarcherà nei prossimi giorni davanti ai tre giudici del Tribunale della libertà di Bari l’inchiesta di Procura e Polizia sull’omicidio Nardella. Ad accoltellare a morte il commerciante sarebbe stato Silvio Stramacchia, 26 anni, viestano arrestato pochi minuti dopo dagli agenti del commissariato di Manfredonia e dai colleghi della sezione viestana della Polizia stradale. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia Rita Curci dopo l’interrogatorio di convalida, ha confermato il carcere per il presunto assassino accusato di omicidio volontario e rapina. E il difensore di fiducia di Stramacchia, l’avv. Francesco Marinaro, farà ricorso ai giudici del riesame contestando che si sia trattato di rapina consumata, e parlando di tentata rapina. Stramacchia che confessò già poche ore dopo il delitto mentre era ancora nella caserma della Polstrada viestana, avrebbe poi ribadito la confessione sia nell’interrogatorio davanti al pubblico ministero svoltasi la mattina dopo l’omicidio, sia nell’interrogatorio nel carcere di Foggia davanti al giudice per le indagini preliminari che ha convalidato l’arresto e disposto che prosegua la detenzione in carcere. Per quel poco che trapela, Stramacchia avrebbe detto, che non voleva uccidere il commerciante, sostenendo di aver agito da solo.