Non c’è pace per Peschici per quanto riguarda I’affaire rnonnezza, finito addirittura in Prefettura a Foggia. In seguito all’infinita diatriba tra l’amministrazione garganica guidata" dal sindaco Franco Tavaglione e la società di Possiasco, in provincia di Torino, che gestisce la raccolta dei rifiuti nel centro turistico e in altri tre Comuni del Parco (Lesina, San Nicandro Garganico e Vico), si è deciso di andate a discutere della faccenda dinanzi al Prefetto, con la speranza di risolvere la questione per il bene anche della popolazione peschiciana.
All’incontro hanno preso parte il sindaco di Peschici, il capo dell’Utc Massimo D’ Adduzio e l’ avvocatessa Maria Pia Vigilante per difendere le ragioni del comune garganico, e gli avvocati Follieri e Nunzia Canistro oltre a Nicola Di Benedetto della Teknoservice, a rappresentare la società piemontese. Se la ditta di Possiasco chiede al Comune di Peschici oltre due milioni e duecentomila euro di arretrati, dall’altra il primo cittadino garganico vuole un milione e mezzo di euro di danni, oltre ai danni d’immagine causati dal mancato raggiungimento della soglia del 50% di raccolta differenziata previsto dal contratto che non ha permesso al Comune di ottenere il marchio Fee, della Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale), "L’incontro non è servito a nulla, non abbiamo risolto – un bel niente" racconta il primo cittadino del centro peschi ciano. "Ognuno è rimasto arroccato sulle proprie posizioni, con noi che chiedevamo il milione e mezzo di danni causati dalla mala-gestione della raccolta dei rifiuti, e loro che volevano due mi!ioni e più da noi". A scatenare l’ira di sindacalisti gialli e ‘Teknoservice fu la scelta di Tavaglione di non pagare più quanto previsto per contratto alla ditta di Possiasco ma versare solo stipendi e contributi ai dipendenti, "padri di famiglia che non posso lasciare senza lavoro. Loro non hanno gestito al meglio la raccolta dei rifiuti e noi abbiamo subito dei danni materiali e d’immagine. E, comunque, il contratto prevede che possa pagare direttamente i dipendenti. Non vedo dov’è il problema. Dopo due mesi di ritardi nei pagamenti" spiega Tavaglione "il Comune può pagare gli stipendi bypassando la ditta; Non c’è stata nessuna infrazione". La questione finirà, oltre che sul tavolo del Prefetto, anche in tribunale, come dichiarato anche dal primo cittadino. Ma si tenterà comunque di mettere fine alla querelle con un ulteriore ultimo incontro. "Sabato ci rivediamo, cercheremo di mettere fine a questa faccenda. Troveremo una soluzione che vada bene ad entrambi., altrimenti sarà un giudice a stabilire chi ha ragione. Ad ogni modo, noi punteremo sulla risoluzione consensuale del contratto, sperando di trovare la fine di questo problema una volta per tutte" . La Teknoservice, come in molti ricorderanno, è finita al centro di numerose polemiche per alcuni disservizi causati in estate a Peschici e negli altri comuni in cui opera, ma in particolare nelle frazioni marittime di San Menaio e Marina di Lesina. Anche il Comune di Vico pare sia intenzionato a chiedere la risoluzione anticipata del contratto, mentre a San Nicandro l’amministrazione guidata da Pierpaolo Gualano commina multe pari a diecimila euro ogni mese alla società di Possiasco. Insomma, la querelle che va in scena da mesi tra la Teknoservice e i comuni garganici non sembra possa finire presto; e se sabato non si troverà una soluzione, ci saranno strascichi addirittura in tribunale.
G. F.Ciccomascolo
L’Attacco