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Il Gargano è rientrato in Italia ottiene all’ultimo minuto gli sgravi fiscali

Il nuovo decreto aveva ignorato la Puglia. L’ira di Vendola, poi in serata il decreto cambia.

 

L’esonero dal pagamento delle tasse per abitanti e im­prenditori del Gargano, colpiti dall’alluvione di inizio settem­bre arriva a tarda sera, dopo l’ira del governatore Vendola. Le cit­tà pugliesi danneggiate erano infatti state escluse anche dal nuovo decreto di defiscalizza­zione del Govemo Renzi, che prevede invece una moratoria di un mese per i residenti di 30 Comuni toscani e veneti, colpiti dal maltempo del 10-14 ottobre. Era quanto emergeva dal de­creto del ministro dell’Econo­mia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, firmato l’l dicembre, che segue e integra quello del 20 ottobre con il quale si esone­ravano dal pagamento delle tas­se già 121 città del Nord Italia (Liguria, Piemonte, Emilia Ro­magna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia), colpite dalle al­luvioni di ottobre il periodo di moratoria fiscale va, per tutti, dal 10 ottobre al 20 dicembre e comprende anche la sospensio­ne, delle cartelle esattoriali o il fermo degli accertamenti ese­cutivi. Per la Puglia si trattava, dunque, di una nuova beffa, che aveva mandato su tutte le furie il presidente Nichi Vendola. E il governatore pugliese, dopo aver parlato di «sconcerto e incredu­lità», aveva chiesto al Governo Renzi di correggere subito il tiro. «Se non intervenisse una’ immediata correzione – aveva spiegato Vendola – vorrebbe dire che per il governo Renzi il Sud non appartiene all’Italia. Sarebbe la sanzione formale della esistenza di un’Italia di se­rie A e di un’Italia di serie B. Oc­corre porre subito rimedio a questa imperdonabile. sciatteria». Da qui il «pressante appel­lo» del presidente della Regione Puglia, «affinché ~ aveva con­cluso Vendola – venga corretta immediatamente l’impostazione del decreto legge che prevede il varo della defiscalizzazione». E anche la reazione del centro­ destra pugliese, con il senatore di Fi Luigi d’Ambrosie Lettieri era stata dura. «Sbagliare è umano, perseverare è diabolico», ha detto. «E il governo Renzi persevera; considerando an­cora una volta il Gargano terra di nessuno e persone, animali e cose finite sotto il fango delle al­luvioni del promontorio puglie­se, figli di un dio minore». Il parlamentare aveva parlato di «una vergogna che non può es­sere tollerata e che mi auguro – aveva concluso – trovi la giusta re­azione di tutti i parlamentari del territorio colpito». E in serata Padoan ha corretto il decreto. La Puglia è rientrata in Italia.