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M5S Vieste/ La Tari non è uguale per tutti

La vicenda delle tariffe Tari ha mandato su tutte le furie i cittadini viestani, ancora una volta scontenti di come viene amministrata la propria cittadina. L’aumento smisurato e spropositato che si sono ritrovati a pagare non è giustificato dalla scarsa qualità del servizio offerto, fatto di strade e spiagge sporche, cassonetti danneggiati e puzzolenti, raccolta differenziata snobbata. A far saltare su tutte le furie i contribuenti privati viestani è anche l’aver constatato che all’aumento degli importi da pagare per le civili abitazioni (in alcuni casi addirittura quadruplicati rispetto allo scorso anno) ha fatto seguito una riduzione, spesso considerevole, per gli operatori economici, in primis quelli turistici. Risulta ambigua ed incomprensibile la posizione del consigliere di opposizione Mauro Clemente, che la sera stabiliva le tariffe nell’ambito della commissione da egli stesso presieduta, e la mattina manifestava le proprie perplessità, preannunciando il malcontento dei contribuenti, come si comprende da questo passaggio del suo intervento nel Consiglio Comunale del 3 settembre scorso, in occasione dell’approvazione della ormai famosa delibera n. 21: “Già in commissione ho detto che a mio avviso il piano è carente perché per quanto riguarda le entrate previste non sono ricostruite sulla base delle tariffe applicate, per cui io ho dei seri dubbi sulla possibilità che le entrate previste entrino nelle casse comunali”. Come conseguenza di questa confusione, lui ed i componenti del suo gruppo consiliare decisero di non votare, preferendo l’astensione all’approvazione o alla bocciatura.

 Inoltre, mentre venivano preannunciati gli aumenti a carico dei cittadini, in quello stesso Consiglio Comunale l’assessore al bilancio Nicola Rosiello informava sugli sconti in favore degli operatori turistici: “Come qualcuno ha notato ci sono alcune categorie tipo gli alberghi e le strutture ricettive che hanno avuto una riduzione significativa. Voglio fugare questa considerazione che mi è arrivata agli orecchi e parlando di un regalo che l’amministrazione ha voluto fare a queste categorie, noi non abbiamo fatto regali a nessuno, perché vi ho appena spiegato che abbiamo soltanto  tenuto i coefficienti al minimo e abbiamo inserito la ripartizione sulla produzione dei rifiuti su utenze domestiche e non domestiche”.

Ma se sulla bilancia un piatto è diventato più leggero dell’altro, vuol dire che la ripartizione dei costi non è stata fatta in maniera equa. Per risolvere il problema sarebbe bastato modificare le proporzioni della spesa (al momento suddivise in 55% esercizi commerciali e 45% abitazioni private) oppure aumentare le tariffe agli operatori turistici, il tutto per riportare gli importi delle loro bollette a quelli dello scorso anno; la conseguenza sarebbe stata una considerevole riduzione degli importi in capo ai privati rispetto a quelli richiesti. Per aggirare l’applicazione dello sbandierato minimo tariffario, si potevano abbassare gli importi mediante l’introduzione di maggiori agevolazioni ed eccezioni utili in favore dei cittadini.

In conclusione, tanti cittadini ci hanno manifestato il dubbio che l’incremento degli importi a carico dei privati si sia reso necessario per coprire i presunti mancati pagamenti da parte di molti imprenditori commerciali; a tal proposito, e in considerazione che del bilancio 2013 non c’è stata finora traccia alcuna sull’Albo Pretorio, si chiede che vengano rese note le cifre complessive in Euro della Tarsu 2013, suddivise tra utenze domestiche e utenze non domestiche, e le corrispondenti somme effettivamente incassate.

Gli attivisti di Vieste del Movimento 5 Stelle si schierano al fianco del gruppo di cittadini che ha indetto una petizione per ottenere la rivisitazione delle tariffe Tari.

 Gli attivisti di Vieste del Movimento 5 Stelle