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Azioni di coraggio dei rover e delle scolte del gruppo scout Monte S. Angelo1

Dopo aver contribuito al pranzo solidale della  Caritas di Monte S. Angelo, le ragazze ed i ragazzi del clan/fuoco gruppo scout Monte S. Angelo 1, ieri sera hanno portato la loro solidarietà ai dipendenti della Sangalli in sciopero dall’11 dicembre per difendere il loro posto di lavoro. La presenza dei ragazzi che, dopo aver messo la lampada della Luce di Betlemme al centro di un grande cerchio, dopo aver recitato prima la preghiera della Luce e poi una preghiera per i lavoratori che loro stessi hanno composto, hanno offerto ai presenti cioccolata calda e torte.
 La tristezza per la situazione angosciante che tanti padri di famiglia stanno vivendo si è subito trasformata in gioia stile scout, difatti i ragazzi hanno intonato canzoni e ballato tarantelle insieme ai manifestanti.
Parafrasando una canzone da tutti conosciuta, che dice “al freddo e al gelo” il momento vissuto insieme a chi in questo caso si trova in grande difficoltà, è la  speranza che la fiammella della Luce di Betlemme sia da spunto per  riscaldare i cuori di chi potendo risolvere non si adopera per farlo.
Il freddo pungente a cui sono sottoposti questi lavoratori è tremendo, i lavoratori non si fanno intimidire ed a turni di otto ore sono presenti e presidiano l’ingresso dello stabilimento dove sono piazzati dall’11 dicembre per dire no alla chiusura di questa realtà che ha dato lavoro a tante  persone.
Alcuni lavoratori che abbiamo avvicinato ci hanno detto che in molti momenti si sentono soli, perché nonostante la carrellata dei politici locali, nessun media nazionale sta prendendo in considerazione la sorte di tante persone.
Portare la preghiera e la luce della pace di Betlemme in questo luogo è stato un gesto importante che nonostante può sembrare un piccolo gesto, si spera diventi un momento di illuminazione della vicenda.
Questi ragazzi che spontaneamente e volontariamente hanno chiesto ai loro capi di essere presenti e portare la loro testimonianza in un luogo dove la tristezza la fa da padrona, sperano che ogni lavoratore che ha perso il posto di lavoro, riacquisti dignità, lo hanno recitato in una preghiera, dove hanno voluto chiedere un’attenzione particolare anche per i tanti lavoratori italiani che stanno vivendo queste vicende, ed anche per coloro che un lavoro non lo hanno mai trovato.
Come dice il vangelo  di Matteo: ”Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”, ieri sera i ragazzi avevano questo intendo nel loro cuore, portare la speranza a chi ne ha bisogno, un piccolo gesto che vuole dire tanto.