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Imu Agricola/ La contrarietà dell’assessorato viestano

L’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali del Comune di Vieste, Gaetano Zaffarano (FdI-AN), ha diffuso la seguente nota stampa:

 

 Negli scorsi giorni il Tar del Lazio si è pronunciato sul ricorso avanzato da alcune Regioni e da vari ANCI regionali sulla questione concernente l’IMU sui terreni agricoli montani e svantaggiati, decidendo di non confermare la sospensiva e di intervenire solo con la sentenza di merito a Giugno. Ne consegue che per l’anno fiscale 2014, agli agricoltori è confermata la scadenza del 26 gennaio 2015 per saldare in un’unica soluzione l’IMU sui terreni agricoli, gettando nello scompiglio più assoluto sia gli agricoltori che i Comuni stessi.
Si ricorda che il Decreto Ministeriale 66/2014, convertito nella Legge n. 89/14, ha ridisegnato la classificazione ed i confini delle aree svantaggiate e montane, disponendo conseguentemente la revisione delle aree di esenzione IMU per i terreni agricoli, disponendo con apposito decreto interministeriale, di natura non regolamentare, l’individuazione dei Comuni sulla base dell’altitudine di dove ha sede fisica il Municipio. Considerando che la sede del nostro Municipio è collocata ad una ventina di metri sul livello del mare, con la nuova classificazione il Comune di Vieste è sostanzialmente considerato un Comune di pianura, non tenendo conto che la maggior parte del territorio è posto in zona collinare e/o semi-montana.
Sin dal primo momento la nostra Amministrazione Comunale ha espresso la propria contrarietà a questo provvedimento, sottoscrivendo a Bari lo scorso 6 Dicembre un documento dell’ANCI Puglia con cui si è espresso forte dissenso nei confronti del Governo, per la politica dei tagli lineari, per questo improvvisato ricorso alla decretazione d’urgenza che genera incertezza e sfiducia nella pubblica amministrazione, costringendo i Comuni a fare da esattore dello Stato, esponendoli a continue contestazioni, perdita di credibilità da parte dei cittadini, oltre a privarli di capacità e azione di programmazione. Inoltre, in occasione del Consiglio Comunale dello scorso 19 Dicembre, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, da me formulato, con cui si è chiesto l’annullamento definitivo dell’imposta mediante il ritiro del provvedimento. Alla luce della decisione del Tar del Lazio, sono in corso in queste ore, continui contatti con i rappresentanti istituzionali di altri Comuni per concordare nuovi provvedimenti da adottare insieme.
Ma i disagi non si fermano alla sola IMU sui terreni agricoli, infatti, con il comunicato stampa n. 280 del 15 Dicembre scorso il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che la sospensione di tutti i tributi, che scadevano lo scorso 16 Dicembre, per le popolazioni colpite da eventi alluvionali, si trattava in sostanza di un semplice rinvio al 22 Dicembre, in un’unica soluzione. In seguito alla dura presa di posizione dei vari Enti territoriali interessati da quel comunicato si parlò di un’ulteriore proroga al prossimo 25 Febbraio, in realtà non se ne fece più nulla in quanto era soltanto oggetto di un ordine del giorno presentato da due parlamentari PD, accettato favorevolmente dalla Commissione Finanza, ma in realtà non ne conseguì niente. Ricordo che in un primo momento il Governo non inserì il Gargano nell’elenco delle zone alluvionate, ma sin dall’origine l’atteggiamento del Governo fu emesso soltanto il 5 Dicembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale addirittura l’11 Dicembre.      

  L’Assessore
Vice Coordinatore Regionale Città dell’Olio
Gaetano Zaffarano.