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Puglia/ Scandalo sanità processo verso prescrizione

È la madre di tutte le inchieste sulla sanità pugliese.

 

 Ma ora, forse, bisognerà parlarne al passato. Perché la decisione con cui giovedì la Cassazione ha respinto il ricorso della procura di Bari ha, di fatto, chiuso il processo sugli accreditamenti, quello da cui tutto nacque: eliminata l’associazione per delinquere, già esclusa dal gup a luglio 2013, il poco che resta è ormai ad un passo dalla prescrizione.Mentre la Suprema corte dichiarava inammissibile il ricorso nei confronti di cinque imputati, tra cui l’ex assessore Alberto Tedesco e l’imprenditore Francesco Ritella (avvocato Antonio La Scala), a Bari si teneva l’ottava udienza davanti alla Prima sezione: il giudice Michele Parisi, appena trasferito, si è dichiarato incompatibile essendosi già espresso su questo fascicolo quando era gip. Alla prossima udienza, il 13 marzo, Parisi dovrà essere sostituito: se uno solo dei difensori dei 29 imputati superstiti si opporrà alla rinnovazione degli atti, bisognerà ricominciare tutto da zero.