Il vertice si allontana.
Pesa come un macigno la terza sconfitta stagionale per l’Atletico Vieste (eccellenza). Una botta che rende praticamente nulle le speranze di ritornare sul treno di testa, su cui stanno viaggiando a gran ritmo Virtus Francavilla e Nardò. Il 3-1 inflitto dall’Atletico Mola dilata a ben otto punti il distacco dalla seconda (Nardò), ma lascia inalterato il vantaggio dalle inseguitrici, tutte sconfitte. Il Vieste, infatti rimane cinque punti avanti al Trani, confermandosi terza forza del campionato. Amareggiato, ma realista, il tecnico Massimo Olivieri. «Una sconfitta meritata – dice -. Non abbiamo giocato come sappiamo fare. Anche questa volta, pur costruendo talune buone occasioni da rete, non siamo riusciti a mettere la palla nel sacco. Gli errori si pagano, e noi abbiamo pagato giustamente una prestazione scialba che, specie per quanto s’e visto nel secondo tempo, è da dimenticare. Non è basta la timida reazione al loro primo gol. Il pareggio sembrava potesse rimettere la partita sui giusti binari. Poi, invece, abbiamo subito la seconda rete, e a quel punto siamo crollati». Anche i ricchi piangono. E l’Atletico Vieste non è immune da questo detto. «Certo, non dobbiamo farne un dramma – aggiunge Olivieri – Spero che non si abbia la memoria corta e si dimentichi facilmente che siamo stati in vetta alla classifica per ben tredici settimane. Una impresa per una squadra come la nostra che non può competere, economicamente, con piazzecalcisticamente importanti come quelle di Nardò e Francavilla, ora, giustamente, ai vertici della graduatoria. Rimaniamo, in ogni caso, la terza forza del campionato. E visto che sono ormai ridotte al minimo le possibilità di vincere il campionato, dobbiamo puntare tutto sui playoff a cui siamo saldamente ancorati. Il nostro obiettivo ora continua il tecnico – dovrà essere quello di mantenere il distacco dalle inseguitrici come Trani, Molfetta, Altamura per avere delle chance in più da spendere a fine campionato. Ma molto dipenderà da noi. Bisognerà guardarsi negli occhi,capire i problemi che abbiamo e cercare di risolverli. Un periodo di crisi capita a chiunque, Mi auguro che i nostri tifosi, la società ci siano sempre vicini. Insieme, credo, si possa fare molto per ridare smalto alla – nostra avventura. Non dobbiamo assolutamente mollare, ma lottare fino alla fine. Questi sono i momenti’ nei quali tutto si mette in discussione. I sacrifici, le rinunce, tutto il lavoro che si fa durante la settimana. Ma questi sono anche i momenti nei quali si vede una squadra e un vero gruppo. Dobbiamo stringerci fra di noi e isolarci da – tutto quello che c’è intorno e tornare a lottare».
Gianni Sollitto