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Lotta al dissesto: nessuno come la Puglia

 E’ pronto un Piano nazionale per la lotta al dissesto idrogeologico che comprende settemila opere e necessità per 21 miliardi – lo Stato per i prossimi 7 anni è pronto a mettere subito in campo 9 mld – ma il 90% di queste opere deve essere ancora progettato "perchè il ritardo è enorme": a dirlo oggi è stato il coordinatore della struttura di missione di Palazzo Chigi Italia Sicura, Erasmo D’Angelis, nel corso di una conferenza stampa. La Regione Puglia fa però eccezione: non solo è la prima ad aver già approvato il Piano Paesaggistico – anche la Toscana si appresta a vararlo il prossimo 17 marzo – che le Regioni devono redigere fin dal 2004, ma ha speso quasi tutti i 210 milioni che ha in parte stanziato, in parte le sono stati dati in dotazione proprio per la cura del territorio. Su 85 interventi previsti, infatti, 80 sono già in fase di gara o di cantiere, "ed entro la fine del mio mandato voglio appaltare il 100% delle opere", ha assicurato il governatore della Puglia, Nichi Vendola.

A fronte della solerzia della Puglia e di altre come Emilia e Toscana, ci sono Regioni, ha denunciato D’Angelis, "come Campania e Calabria, che non hanno investito un euro per opere e interventi per il dissesto idrogeologico" e altre che si pongono a metà strada. "Io sono sempre critico verso il Governo – ha detto Vendola, nel corso del suo intervento – ma questo è un caso straordinario di sinergia positiva con la Struttura di Missione: abbiamo messo a fuoco programmi e prospettive e da parte della Struttura di Missione c’è stato un accompagnamento importante. Anche nel Gargano – ha concluso Vendola – dove gli interventi erano stati conclusi l’alluvione non ha recato pregiudizio alle cose e agli esseri umani. Ne siamo orgogliosi".