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Vieste – Giovane viestano ferito gravemente in una sparatoria

Ad un mese e mezzo dall’agguato che ha ucciso Angelo Notarangelo, tornano a sentirsi a Vieste i rumori degli spari di pistola; a finire nel mirino dell’arma da fuoco stavolta è stato Emanuele Finaldi, trentacinquenne viestano noto alle forze dell’ordine. Di lui si parlò soprattutto nel luglio del 2013 quando venne etichettato come “custode fantasma” del cimitero per il suo assenteismo.

Erano all’incirca le 21 quando Martufello (come viene comunemente chiamato in paese) stava rientrando a casa, in via Einaudi (una traversa di via della Repubblica, a poche decine di metri dall’ingresso del molo turistico sul lungomare Europa); da una prima ricostruzione e sulla base di alcune testimonianze, ad attenderlo c’erano delle persone a bordo di una autovettura di colore nero. Contro il Finaldi sarebbero stati esplosi 3 colpi di pistola che lo avrebbero colpito sulla schiena. Sul posto è giunta immediatamente una ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito direttamente in ospedale, in condizioni gravissime.

Sulle motivazioni dell’agguato stanno indagando i Carabinieri della locale Tenenza con l’ausilio della scientifica; tra le varie informazioni da reperire, si cerca anche di scoprire se l’arma è una di quelle usate per uccidere Angelo Notarangelo.