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Gargano: le secolari controversie

Controversie per le decime dovute a Francescantonio Cataro procuratore del Monastero di Santa Maria di Tremiti nel 1647 verso gli affittatori Marchese d’Ischitella e Peschici ed altri. Nella regia dogana sono comparsi Francescantonio Cuomo procuratore del Sig. Marchese di Peschici e Ischitella  che dice che per il vicario e procura del Monastero e fortezza del Monastero di santa Maria di Tremiti si è esposto che dovevano conseguire ducati  440 per le solite decime del lago di Varano dicendo che gli affittatori di Vico e Ischitella  si pigliano tutte le entrate  che perciò fanno istanza che perciò subito paghino dette decime senza qualsivoglia pretesa al Commissario a spese dei renitenti  alla quale petizione è stato provvisto in effetti di pagare ciò e dette decime altrimenti si manderà commissari a spese di detti affittatori . Il tutto veniva a conoscenza della regia dogana  che ordinava il pagamento di dette decime. Il 21/7/1646 in  Peschici  Gio Toruglio di Milano confessava di aver ricevuto  a conto della decima per mano dell’erario di Peschici Ischitella e Varano 282 ducati e grana 12  poi il 6/1/1647 dal priore di Calena ,Matteo Micaglia,fattore dell’Ill.mo Marchese di Peschici e Pantano le entrate   e con ordine aveva fatto dare al sig. Gio Maria di Milano in due volte tre salme d’anguille,e in più al detto butaniche quattro del valore di sei ducati e grana 40, e a Fra Paolino per mio ordine cinque anguille in più per tutto il pesce ricevuto a Calena per sei ducati e quindici grana,anguille in tutto di salme dieci da valutare al prezzo dell’erario del sig. Marchese, Angelo del Vasto  ducati nove e grana sessantotto; e tutta la predetta roba dico di averla ricevuta l’agosto del 1646 e in più di aver fatto fare all’erario del marchese ,padre Angelo del Vasto  e in più deve avere ad Aprile 1647 per mio ordine o altra scrittura particolare come dico io Benedetto Ricciardelli quanto segue. Dichiaro io Pietro di Cataro procuratore del Rev.do BENEDETTO Ricciardelli priore di Calena   ,d’aver ricevuto dal sig. Marchese di Peschici e detto Francesco Maroldi e notaio Leonardo Cocchiara affitta tori del lago di Varano some dieci di anguille in conto delle decime che paga detto sig. Marchese al Monastero di Santa Maria di Tremiti ,dico nove-dieci di anguille il 29/12/1647. Varano, io Pietro de Cataro per mano propria. Io Don Alessandro Foglia  con testimone Cesare Angrisano.
A.dì 30/8/1648 IN Peschici  confesso io Benedetto Ricciardelli priore di Calena, hanno ricevuto dall’Università d’Ischitella per mano del Marchese di Peschici e di Giuseppe Pascarellis ducati 110 per la mesata di Marzo ,la decima solita di Varano della parte d’Ischitella il 1648 e di più ducati dodici per le spese fatte per la lite. Io padre Ricciardelli quanto di sopra.
Nella parte finale sono elencate le somme pagate dall’Università d’Ischitella dal 1646 AL 1648 CHE AMMONTAVANO A 660 ducati..
In più quelle pagate da l priore di Calena  239.2.15, 140 DI SOME D’ANGUILLE,, A Piero di cataro per ordine del priore di Calena,nel gennaio 1648,110 DALL’UNIVERSITà D’ISCHITELLA,al priore Don Erculano per l’obbligo dei vascelli,avuti da Angelo de leggi per un totale di 901.4.5. da cui venivano detratti i 660 pagati dall’Università d’Ischitella, il resto del credito era di 241,4.5+40.3.2 (per tutto l’anno 1645) =282.7, il tutto corrispondente alla somma iniziale richiesta.

Giuseppe Laganella