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Tribunale di Foggia/ Sulla carta 90 giudici ma ne mancano 19

E sono 80 i posti vacanti tra il personale amministrativo.

 

 Un tribunale «grande» come quello di Foggia – secondo le statistiche del ministero di Giustizia: – e che copre una­ provincia-regione tra le più grandi d’Ita­lia ha sulla carta 90 magistrati togati; tra giudicanti del settore penale e civile; gip-gup; e pubblici ministeri;  320 unità di personale amministrativo, tenendo conto degli organici di Tribunale e Procura. Questo solo sulla carta perchè poi di fatto dei 65 giudici del Tribunale ne mancano 11 con un vuoto in organico che sfiora il l7 per cento, mentre in Pro­cura sano 2 i posti scoperti; quanto al personale amministrativo, invece, in Tribunale a fronte delle 211 unità pre­viste, ce ne sano effettivamente 173, il che in termini di percentuale significa una scopertura del 18 per cento; nè si sta meglio in Procura dove a fronte delle 109 unità amministrative previste dagli or­ganici, quelle effettive sono 82: quindi meno 27 unità, che tradotto in percen­tuale significa il 25 per cento: in pratica manca un dipendente su 4. Se poi questi dati, relativi al 2013, si raffrontano con quelli più recenti e fermi al giugno 2014 resi noi lo scorso gennaio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, la «fotografia» è ancora più negativa: 50 magistrati togati su 65; 21 pm su 25; 160 unità amministrative su 211 in tribu­nale; 70 su 109 in Procura. La nuova «fo­tografia» degli organici del Tribunale (diventata una dei più grandi d’Italia dopo la soppressione di quella di Lucera decisa dal Governo Monti e scattata nel settembre 2013, con successiva accorpa­mento al Palazzo di Giustizia del capo­luogo danno) e dei numeri del settore penale viene dalle statistiche rese note nei giorni scarsi dal ministero della Giustizia, che divide i 139 tribunali italiani in «piccoli», con un bacino d’utenza di 150mila abitanti; «medio-piccoli», con un bacino d’utenza tra 150mila e 300mila abitanti; «grandi» (ed è il caso di Foggia), con un bacino d’utenza tra 450mila e un milione di abitanti; e «molta grandi», con un bacino d’utenza che supera il milione di abitanti. Il Tribunale di Foggia ha un giudice togato in pianta organica ogni 10.523 abitanti. I procedimenti penali iscritti nel 2013 sono stati 19.411; di cui 17.604 definiti (la media italiana è i 9.080 definiti); i processi penali pendenti al 31 dicembre 2013 erano 14.938 (la media ita­liana è 9.457). Se si guarda poi ai dati diffusi lo scorso gennaio dal presidente della corte d’appello di Bari (distretto di cui fa parte il Tribunale dauno) in oc­casione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, l’ultimo dato noto dei pro­cessi penali pendenti era quello del 30 giugno 2014 e parlava di 10.341 processi pendenti complessivamente sia davanti alle tre sezioni collegiali (418) sia da­vanti ai giudici monocratici (9.923), con una durata media di 722 giorni, ossia due anni, per giungere alla sentenza. I dati ora diffusi dal ministero di via Arenula dicono che nel 2013 sono stati iscritti 2.912 procedimenti ogni 100mila abitanti; il che significa 597 procedimenti iscritti per ogni singolo magistrato (la media italiana è 516), che ne ha smaltiti 542 (la media italiana è 494): ogni giudice del Tribunale dauno ha in media pendenti 460 procedimenti. Al riguardo va ricor­dato come – secondo un’altra statistica diffusa dal ministero qualche anno fa – ri­sultava che i giudici. foggiani erano i primi in Italia per produttività, i più staka­novisti confrontando i procedimenti iscrit­ti ogni anno e quelli smaltiti. Se­condo i dati ministeriali metà dei processi penali – il 49,5 per cento – viene chiuso entro un anno sia dalle sezioni collegiali sia dai giudici monocratici; ci vogliono due anni invece per de­finire un altro 20.8 per cento di pro­cessi. Quanto all’ufficio del gip, il 70 per cento dei procedimenti vie­ne chiuso entro 6 mesi: sempre in relazione ai lavoro dei gip, sono stati 9.510 i decreti di archiviazione (in pro­cedimenti contro persone note) emes­si, 1.148 dei quali per prescrizione. Le statistiche ministeriali fo­tografano anche il lavoro delle Procura. A Foggia c’è un pubblico mini­stero ogni 26.659 abitanti. I numeri effettivi dicono che a Palazzo di Giustizia ci sono il procuratore capo, due procuratori aggiunti e 20 sosti­tuti procuratori (23 magistrati togati sui 25 previsti dall’organico; ci sono poi i «vpo», ossia i vice procuratori onorari che rappresentano l’accusa nei processi davanti ai giudici di pace e in molti processi davanti ai giudici monocratici). Se le scoperture di or­ganici in Procura si «limitano» a 2 sole unità stando al dato riferito a fine 2013 (quello più recente parla di 21pm sui 25 previsti), dove il piatto piange – come accennato – è nel settore am­ministrativo: a fronte di 109 unità pre­viste, in servizio sono soltanto 82, che scendono a 70 secondo i dati diffusi dalla corte d’appello: il che pone gli organici amministrativi della Procu­ra (ma anche in Tribunale non è che si stia meglio) tra quelli con la percen­tuale più alta di scopertura tra i 139 tribunali italiani.