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Reporter della Tua Città/ L’ingraditudine non deve scoraggiare i giovani

     Molto spesso affermiamo che i giovani di oggi sono fannulloni, privi di iniziativa poco sensibili alle esigenze della società e preferiscono nutrirsi di piatti già pronti e per questo non riescono neanche a degustare ciò che gli è stato servito con tanta cura. Vi sono, invece, molti giovani che accettano le sfide  delle emergenze e delle criticità della vita e realizzano progetti che rendono possibile quello che, a volte, il mondo degli adulti ritiene impossibile, non conveniente, contribuendo a migliorare la qualità della vita.
     Non sempre però le istituzioni, i datori di lavoro, presi dalla propria autostima , dal senso del potere, dal voler essere esclusivi  hanno l’umiltà necessaria per riconoscere le loro opere.
    L’ingratitudine non deve scoraggiare i giovani nel loro percorso benefico in quanto la gratificazione viene già dalla realizzazione del progetto.
     Già seneca vissuto il 3 o 4 secolo A.C., filosofo e drammaturgo ,scriveva in una lettera al suo amico  Lucillo. che si  lagnava  di essere imbattuto in un uomo ingrato scriveva: “L’INGRATITUDINE NON DEVE ESSERE IMPEDIMENTO ALL’OPERA BENEFICA” “ per evitare il pericolo dell’ingratitudine, finirai per non fare più benefici. E così, perché il benefizio non abbia cattivo effetto in altri, tu rinunzierai al buon effetto che poteva avere in te. Molto meglio invece è che i benefici siano fatti anche se non trovano risposta in un sentimento di gratitudine. Anche dopo un cattivo raccolto bisogna sempre seminare. Spesso quello che era andato perduto per la persistente sterilità d’un terreno infelice viene poi restituito dalla fecondità d’una sola annata. Giova anche sperimentare l’ingratitudine di molti per trovare un uomo grato.”
     La gratitudine, però  è un sentimento importante!
    Papa Francesco ha detto: “un’anziana, una volta, mi diceva a Buenos Aires: "la gratitudine è un fiore che cresce in terra nobile". E’ necessaria quindi la nobiltà dell’anima perché cresca questo fiore”.
    E nel vangelo di Luca è scritto che “Gesù Cristo guarisce dieci lebbrosi, e uno torna a ingraziarLo”
    La quaresima, momento importante per la nostra spiritualità, periodo di meditazione per un rinnovamento profondo con la purificazione del cuore, forse è il momento più proficuo per la gratificazione.
     Buona Pasqua.

Lucia Vaira