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Naspi/ Il PD Vieste chiede una deroga per le località turistiche

Debutta il 1° maggio la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impego (Naspi), prevista daI Jobs Act nell’ambito del potenziamento della rete di ammortizzatori sociali. La Naspi sostituisce, unificandole, le precedenti prestazioni di Aspi e Mini-Aspi ed è utilizzabile da una platea più ampia rispetto al regime precedente. Hanno diritto alla Naspi, infatti, i lavoratori che possano far valere
almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti
l’inizio del periodo di disoccupazione, oppure trenta giorni di lavoro
effettivo nei dodici mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Nel regime precedente, invece, per avere diritto alla vecchia ASPI, il
lavoratore doveva far valere almeno 2 anni di anzianità assicurativa e
almeno 1 anno di contribuzione nel biennio precedente l’inizio del periodo
di disoccupazione. Per avere diritto alla mini ASPI doveva far valere
almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi.
Maggiore è anche l’importo della Naspi: il massimale è stato elevato da
1.195 a 1.300 euro ed è diminuita la riduzione progressiva dell’indennità.
Tuttavia, i criteri di calcolo della Naspi rischiano di penalizzare
notevolmente i lavoratori stagionali del comparto turistico. La Naspi,
infatti, sarà corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla
metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, esclusi i
periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle
prestazioni di disoccupazione. In tal modo, chi lavorerà per 6 mesi (e
percepiva con la Aspi 6 mesi di disoccupazione) si vedrà corrispondere la
disoccupazione solo per 3 mesi.
Di fronte a questa ulteriore penalizzazione di una categoria già
svantaggiata, il PD di Vieste si è attivato nei confronti dei propri
rappresentanti in Parlamento per verificare la possibilità di prevedere una
deroga per le località turistiche.

Federica Castagnetti
Segretaria PD Vieste