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Vieste/ Ci ha lasciato Camillo Marchetti

 

Anche noi di OndaRadio ci stringiamo alla famiglia. Quando pensi a persone come Camillo rimetti subito in discussione le nostre definizioni. Siamo inclini a giudicare il successo dall’indice degli stipendi e dalla cilindrata delle automobili ma dovremmo prendere, invece, in considerazione la qualità del nostro servizio e la tipologia di rapporti che sviluppiamo con le persone: Camillo, autentico gran signore d’altri tempi!

I funerali domani alle 16,00 a S. Giuseppe Operaio. (foto di Gary Golembiewski)

 

(foto di Gary Golembiewski)

QUANDO VIESTE AVEVA IL CINEMA… ANZI I CINEMA!

Tra gli ospiti della redazione «Rodari in Stampa» abbiamo avuto anche Camillo Marchetti, che ci ha parlato di quando a Vieste c’erano i cinema.

Il primo cinema a Vieste fu costruito nel 1900 ed era situato in piazza Vittorio Emanuele (Piazza del Fosso). Era per tutti una novità, quindi i ragazzi facevano di tutto per racimolare qualche soldo per poterci andare. In questo periodo il cinema era in bianco e nero e muto.
Nel 1944 aprì il cinema Arena che si trovava dove adesso c’è la scalinata di via Cavour e che funzionò fino al 1968. Era un cinema all’aperto che poteva ospitare fino a 1.400 persone. Dal 1948, invece, ci fu il cinema Adriatico che era al coperto e che funzionò fino al 1982, quando ci fu un incendio che distrusse buona parte del cinema e questo fu chiuso definitivamente.
Fu qui, all’età di 18 anni, che Camillo Marchetti cominciò a lavorare nel campo, occupandosi di proiezioni. Dal 1993 Vieste ebbe solo cinema estivi all’aperto: fino al 2000 il cinema Carabella, un cinema che si trovava in località S.Lorenzo, mentre dal 2001 al 2012 il cinema presso il campo sportivo.
Il cinema che molti ricordano ancora oggi fu quello dell’Adriatico. Fino a quando era funzionante il cinema Adriatico, si usavano le pellicole, chiamate «pizze» che avevano circa 3.000 metri.
I film duravano massimo un’ora e durante lo spettacolo c’era una persona che passava a vendere i popcorn e le gazzose, che venivano prodotte a Vieste dove c’erano addirittura due piccole fabbriche.
In un anno si proiettavano circa 300 film, la gente si divertiva molto ed era un importante momento di aggregazione della popolazione. Verso la fine della guerra cominciarono le proiezioni dei film a colori, americani e musicali e poi arrivò il cinemascope, ovvero l’audio si sentiva a destra o a sinistra a seconda di dove si trovavano i personaggi che parlavano.
I cinema ospitavano anche compagnie teatrali con ballerine ed orchestrine e recite scolastiche. Il primo film per bambini proiettato a Vieste a colori fu «Biancaneve e i sette nani». Oggi i film sono digitali e non ci sono più le pellicole e, la televisione e i dvd hanno sostituito il cinema.
Camillo Marchetti ricorda con nostalgia il cinema del passato e sarebbe pronto a riaprirne un altro anche subito. Oggi però la burocrazia rende tutto molto difficile.
Sicuramente i film oggi si possono vedere ovunque ma, quei momenti di risate e aggregazione delle persone non potranno essere sostituiti da nessun media dei nostri tempi.

Nicole Olivieri, Martina Matassa

 Progetto di giornalismo in collaborazione con il Circolo Didattico "G.Rodari"