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Alluvione bis ennesima batosta per il Gargano

Mentre si aspetta che vengano rimossi i detriti dai canali di Peschici e Carpino, in queste ore si sta procedendo ad una prima stima dei danni e ci si interroga sull’efficienza dei Consorzi.

 

 La nuova ondata di maltempo che si è ab­battuta sul Gargano nella notte tra marte­dì e mercoledì, ha riportato alla mente le im­magini del fango e dei detriti che riempivano le strade rurali dei vari Comuni del Parco e so­prattutto la paura per l’incolumità pubblica. In un solo giorno, si è tornati a rivivere quelle ore tragiche che strapparono alla vita due garganici. Eppure, per fortu­na, non tutto è an­dato perso, e nono­stante a Carpino, Vico, Rodi e soprattutto a Peschici si debba ripartire, almeno i danni non sono ingenti come set­tembre. Ma ci sono, purtroppo. "Diciamo che praticamente tutti i lavori di somma urgenza fatti dopo l’ alluvione del 5 e 6 settembre dello scorso anno, sono stati re­si vani da questa nuova ondata di maltempo" ha dichiarato il primo cittadino di Carpino, Rocco Manzo, che ha poi prosegui­to "Stiamo parlando di lavori per cui abbia­mo speso circa centomila euro, e ora è tutto da rifare". I disagi maggiori, ovviamente, si sono avver­titi soprattutto nelle campagne di Peschici e Carpino, con le strade rurali nuovamente impercorribili e i canali ancora stracolmi di pietrisco e detriti mai rimossi dopo l’alluvio­ne di settembre. Continua Manzo: "Nonostante gli sforzi della Regione Puglia la situa­zione dei nostri canali è tragica. Occorrono risorse immediate a difesa del suolo per scongiurare il rischio di eventi abbattutisi a settembre 2014. Un giorno di pioggia, come quella che si è verificata martedì scorso, ha visto vanificati tutti quei piccoli passi avanti che abbiamo fatto ma soprattutto sono andati in fumo quelle risorse ad oggi investite. Vista la, completa assenza del governo chiediamo alla Regione degli ulteriori interventi a valere sul bilancio 2015 per dare tranquillità alle popolazioni interessate. Do­po gli enormi sforzi prodotti per mandare in appalto i lavori che interesseranno il centro abitato di Carpino per mitigare il rischio idrogeologico nella località Pinceria, la scor­sa settimana abbiamo fatto presente al nuovo commissario delegato che deve accelera­re l’apertura delle buste per non arrivare nuovamente alla stagione invernale nelle at­tuali condizioni. Ovviamente, con tutta la buona volontà del nuovo commissario non, crediamo che i tempi per vedere all’opera i mezzi nel canale saranno celeri. Gran parte delle nostre strade rurali sono inaccessibili ai mezzi e questo rappresenta un evidente danno all’intera comunità che vive principalmente ed esclusivamente di agricoltura. Non dimentichiamo che Carpino è uno dei Comuni del Gargano che vanta la maggiore produzione di olio d’ oliva". Stesso problema si è verificato a Peschici, do­ve le opere di somma urgenza realizzate nei giorni successivi l’alluvione di settembre, sono praticamente tutte da rifare. "Noi abbiamo speso circa centocinquanta­mila euro per quei ‘lavori"  – fa sapere il sindaco di Peschici, Franco Tava­glione – "Io stavo andan­do a Bari pro­prio a parlare con il com­missario per il dissesto per spiegare qual è la situazione nel nostro territorio. Per accelerare i tempi dei lavori da fare, ho chiesto duecentomila euro al commissario. So che molto probabil­mente non ci sono queste risorse, ma almeno abbiamo fatto capire che ci sono necessi­tà impellenti". Tavaglione fu uno dei più critici nei confron­ti del Consorzio di Bonifica del Gargano del presidente Giancarlo Frattarolo, reo, a detta del sindaco garganico e non solo; di non aver portato a termine lavori che servivano ai ca­nali e, di conseguenza, al territorio. "Mi spiace che l’abbiano presa sul personale, ma oggi ci ritroviamo di nuovo in una situazione di emergenza. Sappiate che sono piovuti 72mm di acqua a fronte degli 80 di settembre. Ci siamo salvati perché a settem­bre è piovuto per due giorni di fila, invece martedì è durata poco la precipitazione. Ora, comunque, i lavori siamo costretti a comin­ciarli noi. E ben vengano le somme stanziate l’altro giorno per cui la Protezione Civile ha dato il via libera". Insomma. oltre duecento cinquanta mila euro di lavori di somma urgenza sono andati in fumo per una pioggia di qualche ora. Se non si puliscono i canali, pe­rò, e dovesse tornare a piovere, i danni sarebbero nettamente maggiori. "Dal Consorzio mi hanno assicurato che questo fine settimana cominceranno i lavori di pulizia dei canali”. “Noi eravamo e siamo pronti con i nostri progetti. Però molti non sanno che il Consorzio di Bonifica Montana non ha gli opportuni fondi per intervenire su tutto. Ad oggi, non sono ancora arrivati i soldi per pulire i cana­li" diceva qualche’ mese fa Frattarolo. Ora, però, i soldi sono stati stanziati; uomini e mezzi ci sono, e tocca solo al Consorzio di Bonifica del Gargano lavorare per pulire i canali e rimuovere tutti i detriti che stanno ostruendo i corsi d’acqua e che hanno già re­so vani i lavori effettuati dai Comuni.

Giuseppe Fabio Ciccomascolo
L’attacco