Torna il 2 e 3 maggio la Sagra degli Agrumi. Comune e Consorzio organizzano la manifestazione.
E’ sicuramente uno dei simboli non solo di Rodi, ma di tutto il Gargano. L’arancia garganica torna al centro dell’ attenzione di tutti grazie alla trentunesima edizione della sagra organizzata dal Comune di Rodi Garganico e dal Consorzio di tutela dell’arancia garganica. Si terrà nei due giorni del 2 e 3 maggio la Sagra dell’Arancia, e sono previsti diversi appuntamenti nel corso della due giorni rodiana: si partirà sabato 2 alle 10.30, con una visita guidata tra storia, letteratura e pomologia degli agrumi del Parco Nazionale del Gargano. L’evento sarà curato dal noto docente vichese Nello Biscotti, tra i massimi esperti italiani del settore, da Pietro Saggese, Gennaro Del Viscio e Alfredo Ricucci. Nel pomeriggio di sabato, poi, si terrà la maratona fotografica nell’antico Borgo Marinaro e durante tutto il percorso si potranno degustare prodotti tipici della tradizione garganica e, in particolare, rodiana, e danze e musiche popolari accompagneranno turisti e visitatori durante la mostra. “Domenica si apre invece con la passeggiata nell’Oasi Agrumaria, che è riservata esclusivamente a chi ha preso parte alla maratona fotografica della sera precedente – spiegano dall’organizzazione della manifestazione, che è giunta alla trentunesima edizione". Alle 10, inoltre, verranno aperti gli stands in cui sarà possibile trovare piodotti agrumari del Gargano". L’evento, oltre che dal Comune di Redi Garganico, è organizzato anche dal Consorzio di tutela dell’arancia del Gargano e del Limone Femminello. "Quella della coltivazione degli agrumi del Gargano è una storia importante, che affondale sue radici fin dall’antichità e che vide, il suo massimo splendore economico nell’Ottocento, attraverso il commercio marittimo dei prodotti effettuato da note società agrumarie che viaggiavano per mare, esportando gli agrumi garganici sui mercati esteri, conquistando i palati più nobili e diventando i prodotti italiani d’eccellenza più apprezzati è conosciuti nel mondo, immancabili delizie sulle tavole reali europee ed americane" fanno sapere dal Consorzio, e ancora "Ciò che ancor oggi affascina è ciò che contraddistinse gli agrumi del Gargano è non solo la loro indiscussa qualità ma la strategia pubblicitaria, fortemente identificativa del territorio adottata dalle società agrumari e per valorizzare e posizionare i prodotti oltreoceano. La vastità e la varietà della scelta iconografica che contraddistingueva i raffinati incarti e gli slogan promozionali, contribuirono al successo del prodotto. Da notare anche la cura nella presentazione del prodotto, e l’attenzione per il lavoro di confezionamento. Le cassette dileguo venivano prodotte a mano". A far parte della macchina dell’organizzazione anche tutte le aziende che compongono il direttivo e l’assetto societario del Consorzio garganico. “Attualmente al Consorzio aderiscono più di cinquanta operatori economici, tra produttori agricoli, confezionatori e trasformatori, per una superficie complessiva di circa centoettari. L’attività del Consorzio è finalizzata alla valorizzazione e tutela delle produzioni agrumarie riconosciute nel marchio IGP e circoscritte, come da disciplinare, nei comuni di Rodi Garganico, Ischitella e Vico del Gargano. Il Consorzio, inoltre, svolge attività di controllo e vigilanza sui soci sul rispetto di tutte le disposizioni relative alle produzioni tutelate, fornisce ai soci l’assistenza necessaria al conseguimento delle certificazioni di prodotto e promuove azioni volte a promuovere studi ed iniziative per migliorare ed incrementare la produzione di agrumi certificati". Aceto di arance, anatra alle arance, arance ai mirtilli, sono solo alcune delle ricette che si potranno studiare da vicino, chiedendo consigli a chi le mette in pratica da decenni: nel corso della sagra delle arance dì Rodi Garganico: evento divenuto ormai un must nel territorio. Insomma, sarà un evento da non perdere per gli amanti degli agrumi, della buona cucina, e per chi non vuole perdere il gusto di provare i piatti tipici della tradizione culinaria garganica, che non prevede solo l’utilizzo di agrumi del Promontorio. . "Siamo pronti con l’evento, speriamo si possa aprire alla grande la stagione turistica già con questa manifestazione che, almeno gli altri anni, chiamava a raccolta numerosi visitatori da ogni parte della Capitanata e non solo".
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l’Attacco