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Vico/ Un sabato a caccia di voti low cost che non servono un ca……!

Riceviamo e pubblichiamo.

 

 Il pericolo arriva quasi sempre nel fine settimana, poco prima delle ore 19.00. L’aria improvvisamente diventa pesante, cadaverica, puzza. Capannelli si formano sui due marciapiedi all’inizio di via del Risorgimento. Alcuni si siedono al tavolo del bar, altri preferiscono rimanere in piedi attorniati da servi sorridenti ed ebeti. Stringono mani, pacche sulle spalle, sorrisi a go-go. La litania è sempre quella:” Mi sono fatto un giro per incontrare amici servizievoli, sai com’è la campagna elettorale. Se ritenete opportuno fare qualche iniziativa. I comizi non sono più di moda, meglio vis à vis. Ho portato un po’ di materiale, qualche manifesto, è superfluo aprire comitati, costano e poi non ci va nessuno. Vediamo se possiamo fare una pizza, una serata, insomma, ditemi voi.” I più ricercati sono gli amministratori in carica: Sindaco, assessori, consiglieri, tutti sorridenti. Poi quelli scaricati, gli spicciafaccende in servizio permanente, in fondo quelli di minoranza: non contano un ca…!
“ Veramente ci sarebbero tre o quattro cose da affrontare, problemi vecchi su cui è caduto un silenzio tombale, per esempio il dissesto idrogeologico, la viabilità, e poi…” Interrompe:” Ieri sera abbiamo inaugurato il comitato a Manfredonia, guarda la gente così. C’erano almeno duecento persone. Sai, bisogna fare la guerra a quelli di Cerignola. Hanno messo un candidato di disturbo per rompere i coglioni.” Riprendiamo:” Ci sarebbe il problema dei distretti e degli ambiti territoriali per la raccolta differenziata dei rifiuti. Ormai i costi del servizio ( pessimo ) dissanguono le famiglie e…” Altra interruzione:” La mia diretta avversaria è una donna sostenuta dalla segreteria regionale, mi devo dar da fare, altrimenti rischio il culo.” Cerchiamo di riprendere il filo:” Ci sarebbe il problema dei beni pubblici lasciati a marcire: il villaggio di Macchia di Mare, il palazzo della…” Altra interruzione, mentre il volto del candidato alla regione incomincia a mostrare segni di insofferenza:” Senti, quanti scrutatori e rappresentanti di lista puoi mettere, quelli sono voti sicuri…” Scoraggiato, tento l’ultima carta:” Parlami del Piano di Capitanata per l’ultimo settennato dei Fondi Europei, prima che Bari e il Salento facciano piazza pulita.” Risponde infastidito: “ Ma quale piano. “ Mi tende distrattamente la mano per salutarmi. Non gliela stringo…puzza. Poco più avanti incrocio due vecchi amici, vengono da una riunione “in sezione”, hanno il viso soddisfatto. Chissà cosa avranno ascoltato!

Michele Angelicchio