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Porto turistico di Vieste – Prencipe: “le mie mani erano (e sono) pulite”

Riceviamo e pubblichiamo. E’ stata fissata al prossimo 17 giugno l’udienza preliminare davanti al GUP di Lecce a seguito della richiesta di rinvio a giudizio del “falso CTU”, ing. Costantino Aprile e del padre Salvatore, che dovranno rispondere di una serie di contestazioni, tra le quali quella di tentata estorsione in danno dello scrivente. Prima d’ogni altra considerazione, è bene precisare che uniche persone offese dell’intera singolare vicenda, risultano essere lo scrivente (in uno alla Aurora SpA, all’epoca dei fatti dallo stesso rappresentata) ed il Magistrato del quale bene falsificata è la firma.

Con grande soddisfazione personale, e sincera commozione, lo scrivente ha avuto modo ed occasione di verificare, a distanza di circa tre lunghi anni, che l’intero malaffare dallo stesso denunciato (e dalla cui Querela le indagini hanno avuto pieno sviluppo) ha trovato puntuale riscontro dall’intensa attività investigativa  della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.
Ma non solo.
Dalla lettura della copiosa documentazione relativa all’attività d’indagine non sono emerse però, per mia meraviglia, altre denunce e/o querele sporte da soggetti pubblici, con i quali i “due” indagati hanno avuto contatti e frequentazioni nella famosa “estate calda” del 2012.
Si, perché è ormai dato “acquisito” quello per il quale il predetto “falso CTU” aveva trovato “luminare” sponda in alcuni piccoli ed insignificanti individui che affollano, ammantati nella loro insipida veste sociale, i marciapiedi viestani e, prima, la locale sezione dell’UDC, di cui lo stesso Aprile risultava essere iscritto (il predetto, si ricorderà, all’epoca ricopriva la carica di Presidente dell’UDC di Manfredonia). Meschine figure che ebbero incredibilmente a condizionare l’azione amministrativa dell’attuale Amministrazione Comunale, in occasione dell’avvenuto ritiro (nella serata precedente la seduta del Consiglio Comunale) di una proposta di deliberazione della stessa Assise avente ad oggetto “l’istituzione di una Commissione d’indagine e controllo sulle attività della Aurora S.p.A”.
Sconvolgente è stato poi riscontare il pittoresco tentativo di mercanteggiare cariche e poltrone del CdA dell’Aurora SpA, per logiche tanto incomprensibili, quanto davvero oscure.
Ancor più sconcertante è risultata essere la personale capacità di preveggenza, allorquando ho avuto modo di rilevare, in maniera inconfutabile, quanto da me a suo tempo sostenuto; ovvero che la decadenza dell’allora CdA avvenne sia per “togliersi di mezzo” Saverio Prencipe, sia e soprattutto su precisa indicazione e suggerimento del Sindaco Nobile, e di altri suoi noti meschini suggeritori, oggi ormai alla deriva.
In occasione della prossima udienza vi sarà l’ovvia richiesta di costituzione di parte civile dello scrivente, con l’auspicio di veder rese pubbliche le precise responsabilità penali o anche solo morali di quanti –a suo tempo- non persero occasione per porre in essere l’attività che solo conoscono: quella della denigrazione, del dileggio e dello sproloquio. Ma anche per loro il tempo è ormai scaduto.

SAVERIO PRENCIPE
(già Presidente del C.d.A. della
Aurora Porto Turistico di Vieste SpA)