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CLEMENTE: Il Comune di Vieste allo sbando

Ieri sera ho ricevuto due comunicazioni allarmanti dal Comune.

 

 La prima è quella dello stato di agitazione dei dipendenti comunali, i quali hanno segnalato numerose carenze riguardanti questioni organizzative, finanziarie e di mancanza di fondi per la fornitura di servizi indispensabili, addirittura non si trovano pochi spiccioli per la benzina dello scuolabus.
Il personale occupato dal Comune nel periodo delle Giunte Nobile è passato da 100 ad 82 unità, con una spesa immutata, ed una “impossibilità” nell’assicurare i servizi. La riduzione del personale ha “giustificato” secondo la Giunta tutti gli affidamenti esterni con uno spreco di denaro insostenibile.
Nell’esprimere la mia solidarietà ai dipendenti comunali per il disagio in cui operano, ritengo che è ormai indispensabile una riorganizzazione degli Uffici comunali ed una gestione diretta di alcuni servizi affidati a terzi, come ad esempio la riscossione dei tributi ed il recupero dell’evasione, con dei progetti che coinvolgano i dipendenti comunali e pongano il Comune al riparo da soggetti esterni poco affidabili.
La seconda è quella della convocazione di un Consiglio comunale per la rinegoziazione dei mutui, con lo slittamento del termine dal 2025 al 2030.
La rinegoziazione dei mutui e la sospensione della rata di giugno è un’operazione necessaria per coprire in parte la disastrosa situazione finanziaria del Comune, che ha promesso alla Corte dei Conti il rientro dall’anticipazione di cassa entro il 30 giugno 2015.
Alla discussione di questi avvenimenti si potrà partecipare solo se il Sindaco ammette che ha portato il Comune di Vieste in questa situazione disastrosa e che ora occorre trovare insieme delle soluzioni per uscirne.

Mauro Clemente