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Peschici/ Riparte la stagione ma i canali sono ancora pieni

Sono in corso i lavori per completare la bonifica della spiaggia. Ma dopo 9 mesi dall’alluvione la situazione dei canali è immutata.

 

 Primi ombrelloni aperti da una decina di giorni, lavori ancora in corso per completare la bonifica della spiaggia, pronto il porticciolo turistico che è stato dragato. Mentre, a distanza di nove mesi dall’alluvione, non sono ancora partiti i lavori di svuotamento dei canali. Sia per il ponte del due giugno che nel corso di questo fine settimana la cittadina Garganica ha accolto numerosi turisti, alberghi, villaggi e strutture ricettive sono in funzione. Riaperti anche il parco degli Ulivi che era stata una delle strutture turistiche completamente distrutte e il Bellariva. Resta la preoccupazione per i canali non svuotati dai detriti e dalle pietre. A due giorni dalle elezioni sono stati finanziati i lavori per il canale di Calena, primo e secondo lotto, per 10miloni e 800mila euro.Le ferite dell’alluvione con le foci che hanno tagliato la spiaggia si notano sia nella grande baia di Peschici che nella baia di Mannaccora. Ma la bonifica ha sicuramente reso le spiagge fruibili e ha consentito agli stabilimenti balneari di riaprire i battenti.
Sul fronte ambientale continua a far discutere l’intervento del commissario straordinario per il rischio idrogeologico legato alle falesie, che si sta svolgendo nel tratto di spiaggia tra San Menaio e Calenella. Il litorale “Postiglione” è uno dei luoghi rimasti quasi integralmente intatti con una serie di baiette dove la macchia mediterranea arriva a lambire la sabbia. Caratteristica di questo tratto la falesia e gli enormi “monumenti naturali”, roccioni conficcati tra sabbia e mare. Un intervento di contenimento dei processi di erosione delle falesie, con la costruzione di un vero e proprio muro che non piace a molti. Ruspe sull’arenile avevano giorni fa scaricato tonnellate di terra, e la spiaggia al momento non appariva in un buono stato di salute. «Di scempio non è visto, c’erano delle rocce che sono state spostate e saranno ricollocati – spiega il sindaco, Michele Sementino – certo l’intervento realizzato con i massi ciclopici, ad occhio, può dare allo stomaco. All’inizio ero contrario per l’impatto visivo anche io, ma poi i tecnici della struttura commissariale mi hanno spiegato che non c’è un altro modo per mettere in sicurezza quel costone».