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Puglia/ Emiliano e il pasticcio della legge elettorale: “E’ impossibile correggere gli errori

Dopo che un consigliere uscente ha segnalato errori materiali nel testo della legge, il neogovernatore replica alla prefettura di Bari: "Gli eletti vanno proclamati al più presto".

 

 L’ufficio della prefettura di Bari ha commesso un errore, mentre i candidati non eletti devono ancora elaborare il lutto senza creare mostri giuridici. Il neogovernatore Michele Emiliano alza la voce e spazza via dal campo ogni possibile dubbio su una eventuale ridistribuzione dei seggi in consiglio regionale: "Non esiste nessuna possibilità di correggere eventuali errori di una legge pubblicata sul Burp, ammesso e non concesso che gli errori si siano realmente verificati".

Perciò la convocazione dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale per lunedì mattina, al fine di analizzare le segnalazioni di errori materiali contenute nella legge elettorale e avanzate dal consigliere uscente, Davide Bellomo, e dalla Prefettura, "è del tutto inutile". Il presidente ci mette pochi minuti per chiarire la sua posizione e confermare che per lui il problema, giuridicamente, non esiste.

A cominciare dalla lettera firmata dal viceprefetto, dalla direttrice d’area Domenica Gattulli e da vari funzionari e inviata tra gli altri al presidente del consiglio regionale, con la quale si faceva notare che il testo della legge sul Bollettino ufficiale non corrisponde a quanto riportato nel resoconto stenografico e, per questo, si chiedeva di sanare l’errore in maniera "tempestiva, attraverso il procedimento di errata corrige, per non pregiudicare i lavori che si accinge a compiere l’Ufficio centrale regionale".

Emiliano, a questo proposito, non usa mezzi termini: "L’ufficio della prefettura è entrato in questo errore. Perché ripeto le procedure di errata corrige delle leggi non sono mai esistite nel nostro ordinamento. Qualora una legge contenesse una svista, l’interprete è chiamato a interpretarla". Ma la segnalazione della prefettura "non ha alcun rilievo sotto l’aspetto elettorale, è solo un problema tecnico, non ha a che vedere con la questione centrale del risultato".

Quello che non è possibile fare, però, ed Emiliano a questo punto scandisce bene le parole, "è rimettere la legge a un consiglio regionale peraltro già sciolto e che quindi non avrebbe alcun titolo per intervenire". Ancora più esplicito, al limite della brutalità, è la reazione del Gladiatore nei confronti dell’altra segnalazione di errore materiale avanzata da Davide Bellomo (consigliere regionale uscente, candidato nelle liste Schittulli e non rieletto per una manciata di voti) e basata sulla presenza di un emendamento che potrebbe rimescolare i seggi tra le varie circoscrizioni, assegnandone tra l’altro, tre in più a Bari e consentendo così la sua entrata nell’assemblea di via Capruzzi.

"Credo – commenta Emiliano – che il processo di elaborazione del lutto da parte dei candidati non eletti porti a dei mostri giuridici. L’elezione per qualcuno è come trovare un posto di lavoro. A qualcuno interessa poco che ci sono quindici o venti giorni di ritardo nella proclamazione del presidente". Per eventuali ulteriori perplessità sul risultato, chiarisce l’ex sindaco, "gli interessati potranno ricorrere al Tar, eventualmente anche eccepire l’incostituzionalità di qualche singola norma che riguardi la loro specifica posizione e tutto verrà risolto dai giudici, non può certamente essere risolto dal consiglio regionale sciolto né dall’ufficio di presidenza". Il nuovo presidente ripete il concetto, per essere ancora più chiaro: "Sono convinto che lunedì l’ufficio di presidenza rispedirà al mittente, diciamo così, questi stimoli ricevuti sia dal consigliere Bellomo che dall’ufficio della prefettura che sono inconferenti rispetto ai poteri di cui l’ufficio di presidenza e il consiglio regionale dispone oggi".

In un ipotetico futuro prossimo, si potrebbero considerare le segnalazioni di eventuali errori materiali come dei possibili punti di partenza per riscrivere la legge elettorale: "È ovvio che queste annotazioni per il prossimo consiglio potranno

essere utili al fine di un esame politico, quando esamineremo una nuova legge elettorale. Però in questa fase dal mio punto di vista non esiste nessuna altra possibilità che proclamare immediatamente gli eletti alla stregua di ciò che in questo momento è stato individuato dagli uffici elettorali". Sulla vicenda è intervenuto anche il pd Domenico De Santis: "Ci auguriamo che in pochi giorni siano proclamati gli eletti in consiglio regionale".

ANTONELLO CASSANO
Repubblica – Bari –

 

 

 

 

 

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