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Incendi boschivi: iniziata la campagna 2015 della Regione Puglia, 5 i livelli di pericolo

Proprio da domani anche in Puglia è preannunciato un aumento delle temperature con conseguente aumento del rischio incendi.

 

 E’ cominciata lo scorso 15 giugno e terminerà il 15 settembre prossimo, a meno di eventuali estensioni determinate dalle condizioni meteorologiche e ambientali, la campagna antincendio boschivo edizione 2015 della regione Puglia. Previsti cinque livelli di pericolo corrispondenti ad altrettante procedure diverse di intervento o lotta attiva. E questo il periodo di massima pericolosità. Proprio da domani anche in Puglia è preannunciato un aumento delle temperature con conseguente aumento del rischio incendi. Sempre dal 15 giugno è entrata in piena attività la Sala operativa unificata permanente, il servizio di Protezione Civile con sede nel vecchio aeroporto di Bari-Palese, che coordina e gestisce sul territorio regionale le attività di estinzione degli incendi boschivi. La Soup si avvale del supporto del Corpo forestale dello Stato, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali (Arif), delle organizzazioni di volontariato, regolarmente iscritte all’elenco regionale, degli enti locali o funzionali. “Siamo pronti ad affrontare questa stagione”, spiega – Giuseppe Taurino, direttore generale dell’Arif. “Abbiamo affrontate situazioni ben più difficili negli anni passati”, aggiunge. “La Puglia, come è noto, è una delle regioni più a rischio ma abbiamo uomini e mezzi attrezzati a dovere per affrontare le emergenze. Ci auguriamo una azione di responsabilità da parte di tutti a vigilare perché, come è noto, la maggior parte degli incendi boschivi è di origine dolosa. E’ ovvio che la collaborazione di tutti i cittadini è necessaria”.
E sono proprio i responsabili della Sala operativa unificata, dopo la segnalazione dell’evento, a classificare il livello di pericolosità di un incendio per poi attivare la catena di comando e di controllo. Le classi di pericolo sono analizzate secondo codici predefiniti: codice Bianco (incendio inesistente, falso allarme); Verde (principio di incendio che interessa una superficie limitata ed è giudicato in sede di accertamento risolvibile dalla prima squadra intervenuta, oppure incendio radente di vegetazione erbacea non suscettibile a espandersi); Giallo (incendio di incolti, sterpaglia, stoppie con possibilità di espandersi a aree vicine, infrastrutture civili, abitazioni, viabilità. E ancora, Arancione (incendi di pascoli, macchia mediterranea, bosco, sottobosco); Rosso (incendi di bosco o di macchia mediterranea, soprattutto se costituititi da specie forestali a elevata infiammabilità come conifere e rimboschimenti, in condizioni di vento forte e temperatura elevata oppure di incendi di ogni genere che coinvolgano direttamente l’incolumità delle persone, delle infrastrutture civili o delle abitazioni per i quali è necessario ricorrere all’evacuazione. In rapporto al livello di pericolosità si attuano varie procedure di lotta attiva Al Livello 0 non si attiva alcuna procedura in quanto si tratta di incendio inesistente o falso allarme. Al Livello 1 c’è un impiego limitato di squadre e mezzi, perchè si tratta di un principio di incendio o di piccole dimensioni. Al Livello 2 l’incendio è di medie dimensioni e quindi va affrontato con l’intervento coordinato delle Forze Operative a terra. Al Livello 3 l’incendio è di dimensioni significative con minaccia per il bosco e/o per l’incolumità delle persone con pericolo per edifici, infrastrutture e reti di trasporto, tali da richiedere l’allertamento di mezzi aerei e richiesta di disattivazione delle linee elettriche. Al Livello 4 si tratta di incendio di elevate dimensioni e gravità con minaccia diretta per l’incolumità delle persone con pericolo per edifici, reti di trasporto, infrastrutture in genere; previsto l’intervento immediato di mezzi aerei di estinzione e attivazione di tutte le procedure per la disattivazione delle linee elettriche e altri servizi a rischio. La direzione delle operazioni di spegnimento degli incendi è affidata al Corpo Forestale dello Stato e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Le strutture preposte alle attività di antincendio del Corpo Forestale sono 11 per le province di Bari e Bat, 3 per la provincia di Brindisi, 15 per la provincia di Foggia, 4 per la provincia di Lecce, 7 per la provincia di Taranto. Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (Cta)-aree protette può contare su Comandi di Stazione per l’Alta Murgia ad Altamura, Andria, Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia: per il Parco del Gargano a Monte Sant’Angelo, Cagnano Varano, Peschici, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, Umbra, Vieste. Rafforzata la dotazione dei Vigili del Fuoco: 11 squadre in aggiunta a quelle ordinariamente in servizio in ogni struttura (3 per Bari-Bat; 2 per Brindisi; 2 per Foggia, 2 per Lecce, 2 per Taranto). Previsto il convenzionamento con 140 Associazioni di Volontariato distribuite su tutto il territorio regionale. L’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali (Arif) organizza sul territorio regionale le unità di avvistamento, pattugliamento e pronto intervento: a Foggia 36 presidi; a Brindisi 6; a Lecce 10; a Bari-Bat 19; a Taranto 12. Inoltre sono a disposizione 61 dotazioni Aib comunali e 2 di amministrazioni provinciali. A queste si aggiungono le dotazioni e i mezzi in possesso di aree naturali protette esistenti su territorio regionale. Infine esiste un Bollettino Regionale di previsione incendi boschivi pubblicato quotidianamente sul sito www.protezionecivile.puglia.it. Con la convenzione sottoscritta nei giorni scorsi fra la Regione Puglia e il ministero dell’Interno (Dipartimento Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile), e con il finanziamento disposto dalla Regione, il servizio di pattugliamento delle aree a rischio viene potenziato. L’elemento di novità quest’anno è il divieto assoluto di accendere le stoppie.