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Trabucchi, escursioni, mail, e…

 

Caro Quitadamo,
mi fa piacere leggere la sua replica perchè in tal modo ho la possibilità (non solo io) di conoscere nome e cognome di chi organizza, insieme a noi, ‘benemerite attività’ a favore dei trabucchi garganici.

Prima di tutto, sappia che ho già provveduto a fornire uno screenshot dell’email ‘incriminata’ ricevuta tramite il modulo di contatto del nostro sito alla redazione di Ondaradio (saranno i primi, immagino, a smentirmi se ciò non fosse vero) e provvederò prontamente a fornirla anche a lei nei modi che lei stesso riterrà opportuni.

Poi, sappia che mi potrei soffermare su mille punti per smontare la sua (devo ammetterlo) eroica arrampicata sugli specchi, uno su tutti lo schizofrenico fatto che pubblicizzate da settimane – tappezzando mezzo paese di locandine – un’escursione che però, a suo dire, non siete in grado di fare perchè non avete la barca per farla…, mah…

In ogni caso, mi vorrei soffermare però sul punto cruciale della mia denuncia alla sua attività al quale (ovviamente) si è ben guardato dal dare spiegazioni. Ovvero, perchè diavolo utilizzare il nome dei Trabucchi abbinato dall’acronimo Onlus per un’attività che con questi non ha nulla a che vedere e che, soprattutto, non serve a destinare mezzo centesimo alla loro tutela, manutenzione o ripristino.

Perchè, vede (e so di scrivere ovvietà che lei conosce benissimo), Onlus sta per (glielo ripeto) Organizzazione ‘NON LUCRATIVA’ di utilità sociale e se io magari, insieme a qualche altro buontempone, domani decidessi di fondare (ad esempio) l’associazione Onlus ‘Gli amici dell’Unicef’ e utilizzando cotanto nome pubblicizzassi (sempre per esempio) una bella escursione in barca è ovvio che chi aderirà lo farà perchè convinto dalla possibilità che i fondi raccolti tramite tale attività vadano ad un’associazione che non fa lucro (guadagno) ma che reinveste il tutto in iniziative correlate (visto il nome) agli scopi fondanti dell’Unicef.

Ed aivoglia io a dare, durante la mia bella escursione, frutta, magliettine, cappellini di carnevale, pernacchietti e quant’altro, se non un centesimo dei soldi che raccolgo va agli scopi dell’ Unicef quell’iniziativa ha un solo nome (e lascio a lei e a chi ci legge immaginarlo) alla faccia pure dell’ ‘utilità sociale’.

Il fatto che non un centesimo ricavato dalla sua attività vada ai trabucchi, me lo concederà, posso dirlo con certezza perchè nei quasi due anni della mia presidenza non ho visto mai mezza donazione proveniente dalla sua Ass. Onlus. Da ottimista però, le dico che mi auguro che quest’anno vorrà recuperare aiutandoci con laute donazioni (compresi gli arretrati, visto che addirittura si vanta di perpetrare la sua attività da ben 4 anni). In tal caso, sarò felicissimo di fare pubblica ammenda.

La informo infine che ritengo di aver ormai ampiamente espresso il senso della denuncia della nostra associazione nei confronti dell’organizzazione che rappresenta e che, quindi, mi asterrò dal commentare ogni sua futura replica in questa sede. Il nostro tempo e prezioso e, sinceramente, preferiamo dedicarlo (sul serio) alla tutela dei trabucchi.

Ah, dimenticavo. Ovviamente sono a sua completa disposizione anche per richiamare (se la signora lo vorrà) davanti a lei Rosy da Piacenza per passargliela immediatamente. Il tutto anche solo per il gusto di far si che i cazziatoni se li prenda chi li merita e non il sottoscritto.

Buona estate e buona fortuna con la sua attività.

Giovanni Spalatro
Ass. Onlus ‘La Rinascita dei Trabucchi Storici’