Al palo i pretendenti Mauro Clemente ed Angelo Devita
A dispetto della quiete che comincia a regnare in città dopo i fasti estivi, il mondo della politica locale è al lavoro per tessere o rinforzare le possibili alleanze, sondare le ambizioni di nuovi candidati, riconfermare i “vecchi” portatori di voti.
Poco o nulla traspare dai luoghi classici del convivio politico viestano, i bar del centro città. Ora, nella fase forse più delicata, si preferisce operare lontano da occhi e orecchie indiscrete: c’è perfino chi è arrivata a convocare tutti in casa per le riunioni politiche!
Tre sono (per ora?) i raggruppamenti in corsa per le Comunali 2016. Ci sono quelli del Movimento 5 Stelle che, chiamati ad una prova impegnativa, proprio perché locale, stanno provando al loro interno cosa significa dialettica politica e confronto serrato al loro interno. E già si vedono le scintille. La candidatura a sindaco di Maria Teresa Bevilacqua non sembra aggregare i grillini viestani che per ritrovare l’unità dovranno ricorrere ai riti dell’ortodossia grillina: primarie in rete dopo un appropriato screening dei papabili.
C’è poi il raggruppamento che fa riferimento ad ambienti vicini al Pd ed a Forza Italia che puntano a celebrare il matrimonio politico che in altri tempi si sarebbe detto da “compromesso storico”. Ne è espressione la candidatura a primo cittadino dell’uscente assessore al Bilancio e Turismo Nicola Rosiello che, dopo aver ritrovato gli stimoli per restare in politica, continua con discrezione a sondare le disponibilità di nuove leve da lanciare nell’agone politico, così da poter caratterizzarsi pienamente come “lista di rinnovamento”. Non è facile però destreggiarsi fra i dinieghi di tanti che a parole dicono di volersi impegnare ma poi chiamati a farsi avanti, si dichiarano… renitenti alla leva politica (basta vedere la rapidità con cui sono arrivate le smentite!). Peraltro sia in Forza Italia che nell’alleato (chi l’avrebbe mai detto!) Pd non è chiaro se si tratta di spezzoni di partito o di gruppi più ampi, disposti alla alleanza.
Infine, c’è il raggruppamento che vede nell’ex sindaco Mimì Spina Diana l’instancabile l’alchimista del progetto di tornare (seppur indirettamente) alla guida della città, dopo quattordici anni di impegno ininterrotto da primo cittadino. Proprio da questo crogiolo politico sembrano arrivare le novità (?!). L’ipotesi che avevamo presentato su queste colonne di un’alleanza fra Mimì Spina e l’attuale vicesindaco Raffaele Zaffarano si starebbe concretizzando in questi giorni. Diversamente da quanto fatto nel 2006 nelle primarie in Forza Italia, quando proprio Spina Diana silurò la candidatura di Zaffarano a sindaco, votando in extremis Ersilia Nobile, ora l’ex parlamentare potrebbe puntare proprio su quel veterano di tante esperienze da assessore nelle sue Giunte. Ci sono però da placare le comprensibili rimostranze di due candidati in pectore: Mauro Clemente ed Angelo Devita.
Il primo si sentirebbe tradito da Spina Diana dopo che per mesi l’ha blandito e cucito addosso il vestito politico da candidato sindaco. Chi conosce bene l’ex sindaco ha sempre sostenuto che in realtà il destino di Clemente era già segnato perché i progetti erano ben altri. Clemente farà ancora una volta il gregario? Oppure potrebbe pensare ad altri percorsi.
Il secondo deluso, con una più lunga vita politico-amministraiva, si vedrebbe sfuggire ancora una volta quel treno per una candidatura a sindaco tante volte balenata ma sempre sfumata (pur avendo ottenuto di volta in volta degli incarichi risarcitori).
Questa lista vedrebbe così la presenza di candidati non nuovi ma potenzialmente portatori di voti: oltre ai già citati Mauro Clemente ed Angelo Devita, sarebbero della partita Antonio Montecalvo, Giuseppe Caruso, Michele Mascia (o un figlio), gli attuali assessori Gaetano Zaffarano e Pasquale Parisi. Fra i volti nuovi ci sarebbero Lorenzo Spina Diana (figlio dell’ex sindaco), Nicola Vegura e Grazia Maria Starace, mentre è stata contattata anche Nella Rinaldi, ex docente dell’Ipssar “Mattei”.
Ma c’è anche chi parla di un possibile quarto raggruppamento di cui sarebbe già aperto il cantiere ma che ancora non dà segni palesi di esistenza.
Certo, una competizione a quattro liste potrebbe frammentare l’elettorato viestano e rendere il confronto una lotta all’ultimo voto.