Piccoli crociati nei boschi del Gargano.
Il cavaliere Borek i è alla ricerca nel bosco del suo ‘li unico figlio, Jan, scomparso per seguire le orme dei crociati. Borek vive con la moglie, Agata, e suo figlio, in un castello nei pressi di una foresta, in un territorio poco popolato. Le ricerche del figlio non hanno esito positivo, nonostante lui interrompa il suo ultimo viaggio per le crociate dedicandosi solo a ritrovare il bambino. A questo punto, la vera crociata di Borek diventa un viaggio nel suo inconscio, nella paura che si materializza ogni volta che si imbatte , nelle persone che Jan probabilmente ha incontrato nel corso della sua fuga, o nell’impatto con un paesaggio selvaggio ed inospitale. Un viaggio tra desiderio di ritrovare il figlio e la realtà, che metteranno a dura prova fisica e psicologica Borek. E’ questa la trama del film in costume che da circa un mese si sta girando a Vieste, nel bosco comunale, in parte sulla costa (baia di Campi), e nella Foresta Umbra. Di co-produzione ceco-italiana «Sirius Film – Tempesta srl», il lungometraggio, tratto dal romanzo di Jaroslav Vrchlicky, si intitola «Little Crusader» (piccolo crociato) e vede quali interpreti principali Karel Roden e Ales Bilik, attori molto noti nella Repubblica Ceca. Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nei saloni dell’Oasi Club, Hotel, dove è stato allestito il quartiere generale, attori, regista e produttore, alla presenza dell’assessore al Turismo, Nicola Rosiello, hanno illustrato le Caratteristiche del film, che sarà presentato al festival di Berlino nel 2017. «Sono onorato di dirigere questo film – ha detto il regista, Vaclav Kadrnka – perché si tratta di una storia bellissima, di un atto d’amore tra un padre e il proprio figlio. Non è un film politico o religioso, ma spirituale nel senso che esalta le emozioni tra il bambino e il genitore in un epoca buia della nostra storia». La scelta del Gargano non è avvenuta per caso, come ha spiegato lo stesso regista Kadrnka. «E’ un territorio che amo-ha raccontato – per la varietà del suo paesaggio che ho avuto l’opportunità di conoscere un paio di anni fa. Un territorio rigoglioso che ben si presta all’ambientazione. La Foresta Umbra è unica nel suo genere. Abbiamo fatto sopralluoghi nel nostro Paese, come pure in Danimarca e Germania, ma quello che abbiamo trovato qui sul Gargano non esiste altrove». Al di là dell’aspetto prettamente spettacolare, il film sta dando anche un ritorno economico al territorio. A parte il soggiorno per circa un mese della nutrita troupe, benefici derivano anche per l’indotto. (fabbri, falegnami, scuderie, catering, ecc.) è per le decine di comparse selezionate e scritturate. Un grosso apporto lo stanno fornendo anche i volontari del gruppo di protezione civile locale «Pegaso», per il trasporto di mezzi, attrezzature e personaggi sui set allestiti nelle zone più impervie del bosco viestano, così come richiesto dal copione.
Gianni Sollitto