Ottime prestazioni per i viestani Ruggieri e Pasquini
Si sono svolti a Celje in Slovenia il 17 ottobre i Campionati del Mondo di kettlebell lifting nella dura specialità del biathlon, ossia slancio e strappo distanziati da un ora di riposo.
Il kettlebell è una pesante sfera di ghisa con maniglia. Nello slancio l’atleta deve sollevare ripetutamente, per 10 minuti, una coppia di ghirie dal petto (rack) sino a stendere completamente le braccia in alto (fissazione).
Nello strappo deve portare ripetutamente una sola ghiria, con un unico movimento fluido, dall’altezza del ginocchio sino alla posizione di fissazione in alto, con un solo cambio mano nei 10 minuti di durata complessiva della prova.
La Federazione Internazionale Ghiri Sport ha registrato una notevole affluenza di atleti con la prevedibile predominanza dei più temuti atleti Ucraini e Bielorussi.
Gli azzurri erano guidati, come sempre, dal Maestro Oleh Ilika, sollevatore di fama internazionale di origini Ucraine.
Nei 70 kg Veteran (atleti over 40) l’Italia era ben rappresentata dal campione europeo in carica il Candidato Master Sport Giannicola Ruggieri di Vieste (FG).
In questa gara, per la corsa all’Oro, l’Ucraina era rappresentata dal duro Roshkanyuk Vadym.
Grazie ad uno slancio irraggiungibile, con un totale di 96 alzate valide nei 10 minuti con la coppia di ghirie da 24 kg, il viestano Ruggieri riesce ad aggiudicarsi il primo posto nello slancio.
Nello Strappo la particolare ghiria antica scelta dalla Federazione per questa gara ha creato difficoltà a quasi tutti gli atleti per via della forma non proprio ottimale della maniglia. Anche Ruggieri soffre in questa specialità e a 113 strappi termina la brutale prova con la mano paralizzata dal dolore. L’Ucraino di ferma a 110.
Con un punteggio complessivo di 209 punti (96 slanci e 113 strappi) Giannicola Ruggieri corona il sogno di ogni sportivo ed è Campione del Mondo.
Nei supermassimi Veteran un altro viestano combatte una epica battaglia contro i giganti che popolano questa categoria di peso: Alessandro “l’Orso Grizzly” Pasquini.
Si impone su tutti il gigante ucraino Sergii seguito dal letale strappatore portoghese Fonseca. Pasquini, che è bronzo in questa durissima categoria, porta tuttavia a casa un incredibile risultato.
Infatti, con 114 perfette alzate viene riconosciuto come il più forte slanciatore al mondo nella sua categoria, distanziando i suoi avversari più pericolosi di oltre 30 punti!
Tra gli altri Azzurri esalta e commuove la prestazione della giovanissima promessa sarda Fabio Zucca che si aggiudica l’Oro nel giovanissimi under 23 categoria Elite, con le pesantissime ghirie da 32 kg e del ligure Christian Borghello, che in questa gara trova la concentrazione giusta per vincere il campionato del mondo nella categoria 90 kg Elite con ghirie da 32 kg!
La gara arriva all’apice della spettacolarità nei super massimi Elite dove il Mostro Sacro e Campione del Mondo uscente Oleh Ilika, coach degli azzurri, è in gravissima difficoltà per via della ghiria troppo stretta e in un crescendo di sofferenza deve resistere all’assalto spietato dell’ucraino Mosiyash e del bielorusso Siamenav, entrambi forti come tori.
Con il fiato sospeso il pubblico assiste a questa durissima gara che si decide negli ultimi secondi dello strappo, sul filo del rasoio. Ma quando si posa la polvere è il leggendario Ilika che rimane ancora sul tetto del mondo nella categoria più dura e spettacolare.