La pseudo ricorrenza del 31 ottobre del dolcetto-scherzetto, detta Halloween (si pronucia Hallouin con la "h"aspirata) che è il più strambo, ma purtroppo riuscito, esempio di manipolazione di minori a fini di pubblicità e consumismo becero, mostra col passare degli anni i primi effetti collaterali e le fragili radici su cui si regge in tutta la sua vacuità.
La smania del dolcetto-scherzetto che usa la manina innocente e il portafoglio di mamma e papà per comprare maschere, zucche di plastica, spray imbrattante, cappellino magico, obbedendo supino ai raggiri dell’orda pubblicitaria che ci vuole felici solo se compriamo o consumiamo cosacce inutili e anche dannose, ha partorito il prototipo di bamboccio dolcetto-cretinetto.
Un tipetto già abituato in altre cose della vita a non dar conto a niente e nessuno fin dalla più tenere età, nè ai genitori (che, a loro volta, si guardano bene dall’imporgli un qualche "no") nè a qualche buon insegnante o a qualche insegnamento morale degno di questo nome.
Perciò il dolcetto-cretinetto con la scusa di darsi ad una festa che non esiste ha dato subìto sfogo alla natura viziosa dell’educazione a cui è ormai sottoposto e ne ha messo in mostra i peggiori segni distintivi, intento a imbrattare, sporcare, importunare cose e persone sparse in molti angoli della città con la scusa che è festa di che cosa? di Halloween. E adesso chi lo ferma più!
Il tutto per star dietro ad una "tradizione" ( si fa per dire) mai nata e cresciuta nella nostra storia, ma solo subdolamente alimentata per trasformare i bambini in"robottini" per gli acquisti e che trova audience anche in certi ranghi di scuola degenerata. Una strategia riuscitissima per le tasche di chi l’ha inventata, ma che già preoccupa dal punto di vista sociale.
Dista ormai anni luce la tradizione, quella sì vera, della calzetta "portata" dai nostri antenati e affissa in cameretta sui nostri lettini, quella che con pochi semplici dolci -anche fatti in casa- ci strappava un vero sorriso di gioia di vivere e che si è sacrificata all’altare del dimentichiamoci tutto , anche di noi stessi, perchè -come dice la pubblicità- è Halloween!