Al Comitato di reggenza provinciale Partito Democratico. Riceviamo e pubblichiamo.
Nei giorni scorsi il capogruppo del PD in Consiglio Comunale Annamaria Giuffreda ha rilasciato una dichiarazione all’emittente locale “OndaRadio” in cui ha elencato i motivi che hanno portato il Pd locale a stringere un’alleanza “strategica”, che noi definiamo suicida, con una parte di Forza Italia ora divenuta “Vieste al centro”. Inutile, o forse no, rimarcare l’imbarazzo e la scarsa credibilità emersi in quel dibattito e in quel contesto. E non poteva essere altrimenti dal momento che quel Nicola Rosiello, individuato dalla Giuffreda come suo leader e candidato Sindaco, è da molti bollato come il principale artefice dell’immobilismo e dell’inadeguatezza della classe dirigente politica viestana negli ultimi due lustri almeno.
Questa amministrazione di centro-destra, improduttiva ed inefficiente, era, letteralmente parlando, sull’orlo di un precipizio. Bisognava solo darle il colpo finale per ridare una nuova speranza alla cittadinanza viestana. Invece, non solo questo non è avvenuto ma alcuni esponenti della segreteria del Pd locale hanno pensato bene di tenderle anche una mano rimettendola così in pista in una posizione apparentemente privilegiata. Ma no né così. La cittadinanza viestana è stanca e disillusa e non è caduta in questo tranello ordito da un numero ristretto di persone che non rappresentano più
nessuno se non se stessi. Basti pensare agli iscritti del Pd sensibilmente ridotti negli ultimi anni e ad una Segreteria composta da pochissimi adepti cooptati che, lo ripetiamo, non solo non rappresentano più nessuno ma non hanno più nulla da dire e da proporre alla cittadinanza viestana. Il loro è solo l’estremo tentativo di conservarsi per altri cinque anni. Costoro hanno oramai collocato il Pd in una posizione di totale subalternità rispetto ad alleati, quelli di “Vieste al centro”, assolutamente poco credibili agli occhi della cittadinanza locale.
L’elettorato, e non solo quello più vicino al Pd, è decisamente disorientato e poco propenso a seguire costoro in questa strada che rischia seriamente di sancire la fine dell’idea stessa di centro-sinistra qui a Vieste. Pertanto chiediamo un intervento immediato della Dirigenza provinciale, ed in particolare del segretario provinciale Raffaele Piemontese, incaricato dal Comitato di reggenza di accertare le reali ragioni di questa assurda alleanza che rischia di sancire la fine del Partito Democratico a Vieste, affinché il locale circolo di Vieste venga commissariato in modo tale da aprire subito, con persone nuove e di buona volontà, un percorso nuovo e alternativo che veda il Pd locale assoluto protagonista del cambiamento. Le possibilità in seno alla cosiddetta società civile non mancano, quello che comincia a mancare è il tempo. Non perdiamone altro e diamo inizio ad un’era nuova.
Paolo PRUDENTE
Michele ROLLO
Pasquale GRIMA
Francesco CLEMENTE
Ed altri