La Regione a lavoro per spendere i fondi comunitari.
Un piano da poco meno di 50 milioni di euro per potenziare la macchina dei rifiuti puqliese e una serie di interventi concordati con il governo per portare la raccolta differenziata al 40 per cento. Ammonta a 47 milioni di euro la dotazione di fondi comunitari che la Regione può spendere per la gestione del settore ambientale. Si tratta di risorse sbloccate con la delibera 1947 del 2015 che ha disposto l’approvazione da parte della giunta regionale del Piano d’azione per l’utilizzo dei fondi per lo sviluppo e coesione. Sono diverse le direttrici su cui la Regione punta per investirà questi fondi. La parte più consistente del riparto pugliese, più di 34 milioni di euro, servirà per il rafforzamento della dotazione impiantistica per il trattamento dei rifiuti residuali da raccolta differenziata. Altri 10,8 milioni saranno dati agli Aro (Ambiti di raccolta ottimale che hanno sostituito i vecchi Ato) che hanno adeguato i contratti di servizio in corso o che abbiano avviato nuove gare in conformità con gli standard tecnici regionali entro il 30 novembre del 2013. Altri 2 milioni andranno invece a quei Comuni che hanno raggiunto gli obiettivi di differenziata al 31 dicembre 2012. L’utilizzo dei fondi prevede che le somme siano impegnate entro la fine dell’anno e che gli interventi siano completati entro due anni. Tre gli obiettivi che la Regione ha presentato al Nucleo di Valutazione e analisi al ministero dello Sviluppo economico e che saranno raggiunti anche grazie a questi fondi. I tre obiettivi, presenti nel Piano d’Azione, sono: raggiungimento del 40 per cento della raccolta differenziata, aumento della quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio fino al 20 per cento e riduzione della quantità di rifiuti per abitante smaltiti in discarica. Per quanto riguarda il primo obiettivo, è prevista una dotazione di 6,7 milioni di euro a sostegno di Comuni e Aro per il potenziamento dei servizi. Altri 21,2 milioni serviranno per il cofinanziamento di 5 impianti di compostaggio necessari ad aumentare la quantità di frazione umida trattata. Previsti inoltre 19 milioni di euro per il cofinanziamento di 9 impianti che serviranno per il recupero di materia da residui di differenziata e per selezione meccanica e recupero di frazioni secche.
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