Condannato a due anni un quarantenne viestano, C.F. accusato di tentata estorsione ai danni dei titolari di un villaggio turistico dai quali avrebbe preteso una tangente di 4mila euro per restituire un’auto rubata, per fatti che risalgono al 2008. La sentenza di primo grado nei confronti del garganico – accusato anche di ricettazione dell’auto – è stata pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Foggia che ha integralmente accolto le richieste di condanna avanzate dal pubblico ministero, richieste cui si era richiamato anche illegale di parte civile (le vittime si sono costituite), l’avvocato Luigi Follieri; la difesa chiedeva l’assoluzione, l’imputato si dichiara innocente. L’entità del risarcimento dei danni verrà quantificata in una eventuale causa civile. La denuncia sporta dalle vittime – che compaiono anche come parti offese nel processo «Medioevo» contro il presunto racket della guardiania che nel febbraio 2014 portò ad una serie di condanne – portò all’incriminazione del presunto taglieggiatore ed al processo.