Anno 1708. Terza parte.
In nome di dio e del nostro nobile Signore ,nell’anno da quella natività nell’anno 1469 ,regnante il nostro Servillissimo e Illustriissimo nostro Signore Ferdinando ,signore per grazia regia di Sicilia …….. e Ungheria ,in verità in dodici anni di regno felicemente, amen. Nell’anno decimo,nel mese di giugno e presso il castello di Vico della provincia di Sant’angelo di Capitanata. Cristofaro del magistro Georgio di detto Castello di detto castello di Vico e giudice degli annali dello stesso castello,Anmdrea Pisanello di Amalfi per lo stesso regno di Sicilia e anche regio notaio e di detta regia maestà,e i testi sottoscritti e rogati con il presente atto pubblicato noi facciamo e testimoniamo negli indicati dal giudice e sottoscritti dai testi in detto castello ,dalla casa di Jacobo di detto castello da dove per gli stessi costumi si trae e risiede il Magnifico e Reverendo Signore Ludovico de Burgis di Napoli regio commissario dell’Ill.mo del signore Giovanni d’aragona . Signore e notaio regio e Generale e vicario generale sito nel castello di Vico e proprio nella csappella di San Antonio da Padova e case del presbitero Matteo e altro confine e noi qui convocati e costituiti in presenza del nostro Antonio de Calena ,procuratore del Magnifico Giovanni Dentice e del Signor Procuratore Silvestri da Vercelli ,procuratore e cancelliere venerabile di santa Maria di tremiti e Calena ,detto da noi Signore e Commissario ,si proclamarono le seguenti scritture e lettere di quello pendenti con sigillo e sigillate dal detto Signore Ludovico dirette a contenere il tenore seguente: Per grazia di Ferdinando re di Sicilia e ….. e Ungheria il Magnifico Ludovico de Burgis di Napoli decurione e vicario di Giovanni d’aragona e protonotario ,nostro fedele consigliere per diletto e grazia nostra volemmo in quel tempo vertente lite nel memorabile Monastero di santa Maria di calena da una parte e il magnifico Giovanni Dentice della terra del castello di Peschici e del presente sopradetto territorio e dei confini dello stesso presenti percepisce e diede i detti lati successivi per la causa da sanare datagli dai superiori il 20.8.1469.
Giuseppe Laganella
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