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Puglia/ Nasce la Polizia di vigilanza regionale

Ok dalle commissioni. Ci saranno i nuclei ambientale e di controllo e rappresentanza.

 

 Sulle ceneri di quella provinciale, nasce la polizia regionale così come disposto nella legge di Riforma del sistema di governo regionale e territoriale. Via libera dalle commissioni consiliare agli Affari generali, Personale regionale e Polizia urbana presieduta e da Pino Lonigro, programmazione, bilancio, finanze, e Tributi, presieduta da Fabiano Amati, Statuto, Regolamenti, riforme Istituzionali, Rapporti Istituzionali, Sistema della Autonomie Locali presieduta da Erio Concedo. «Si chiamerà sezione regionale di vigilanza della Regione – spiega Amati e svolgerà funzioni es­senzialmente ambientali, svolte dal personale di Polizia provinciale che andrà a costituire il "Nucleo di vi­gilanza ambientale”. A questo si aggiungerà, dopo l’approvazione di apposito regolamento e delle modifiche organizzative, il personale attualmente destinato alla vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza presso le sedi istituzionali della Regione che costituirà il "Nucleo di vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza". In via transitoria il personale di Polizia provinciale, che è dì circa 100 unità, sarà a disposizione dell’assessorato regionale all’Ambiente». Alla copertura del costo, sti­mato sui 4 milioni e 300mila euro, si provvederà con i roventi delle sanzioni amministrative per tutela am­bientale e violazioni del Codice della Strada. Il transito del personale addetto alla vigilanza delle sedi istitu­zionali della Regione, invece, è privo di oneri perché già previsti nelle spese di personale della Regione. «L’approvazione delle Commissioni – ha spiegato an­cora Amati – è un primo passo per colmare una rischiosa vacanza normativa, compiuto con l’importante con­tributo del governo regionale, del vice Presidente Nun­ziante, di tutti i gruppi politici e di tutte le strutture tecniche interessate». Ma per il presidente del gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De o Leonardìs si tratta di una proposta di legge da in­tegrare con l’apertura delle sezioni provinciali di vi­gilanza. Peppino Longo, vicepresidente del Consiglio regionale ritiene che con l’approvazione, «la Puglia compie un importante passo in avanti in materia di tutela dell’ambiente e di sicurezza nelle nostra cam­pagne e centri agricoli. La Sezione infatti, avrà compiti essenzialmente ambientali, affidati anche al personale dell’ex Polizia provinciale in sovrannumero. Un esem­pio di politica virtuosa». Il presidente del gruppo Pd, Michele Mazzarano parla di «svolta importante contro i reati ambientali». Quello di Conservatori e riformisti, Ignazio Zullo obietta invece che «La copertura finanziaria del prov­vedimento non è certa». Poi propone: «i soldi, circa quattro milioni, si prendano dal fondo (cinque milioni) che Emiliano ha accantonato per il reddito di dignità». Da La Puglia con Emiliano, Alfonso Pisicchio, primo firmatario della proposta di legge, reputa buona la proposta di legge perché «garantisce la continuità oc­cupazionale dei dipendenti delle polizie provinciali, attualmente in soprannumero, e permette contestual­mente la prosecuzione delle attività di controllo am­bientale». Infine il consigliere regionale Pd, Ernesto Abaterusso si dice convinto che «grazie a questo nuovo organo, si possa tutelare la professionalità dei corpi di Polizia provinciali penalizzati dall’approvazione della riforma Delrio e garantire al contempo il giusto servizio di controllo e salvaguardia del patrimonio faunisti­co-ambientale presente sul nostro territorio».