Il 21enne, mentre raggiungeva Brindisi per l’allenamento, è stato travolto dal tir impazzito che ha sfondato il guardrail, uccidendo cinque persone. Era cresciuto nella società della Bs Soccer Fasano e da lì il salto nelle categorie che contano, fino a militare nel Vieste in Eccellenza.
Aveva sistemato, come tutti i pomeriggi, il borsone in macchina per recarsi a Brindisi e svolgere il cosiddetto allenamento di rifinitura. Leo Orlandino era pronto per una nuova sfida di campionato: il 21enne fasanese giocava in porta, difendeva i pali del Brindisi, la squadra nata dalle ceneri del Football Club e ripartita mestamente dal campionato di Prima Categoria. Oggi pomeriggio la sua squadra avrebbe giocato a Talsano. Pochi minuti prima delle tre di pomeriggio era salito in macchina, nella Peugeot Aygo di colore rosso fiammante di proprietà del padre, per raggiungere Brindisi e svolgere una seduta di allenamento, la più veloce e leggera di tutta la settimana. Con tutto l’entusiasmo che contraddistingueva il 21enne fasanese, la grinta e la voglia di fare sempre meglio. Mai avrebbe potuto immaginare di incontrare – sulla strada che lo portava ogni giorno a coronare il suo sogno – la morte. Leo Orlandino è tra le cinque vittime del pauroso incidente stradale che ieri pomeriggio si è verificato lungo la statale 379, all’altezza di Torre Spaccata. Viaggiava tranquillamente alla guida della sua auto, quando di colpo si è visto fiondare di fronte un autoarticolato, impazzito. Saranno stati sicuramente attimi, chissà se Leo ha mai capito cosa stava per capitargli. Un impatto forte, terribile. Poi la morte, sul colpo.Il mondo del calcio oggi sarà in lutto. La squadra dell’Ostuni e del Savelletri di Fasano giocherà col lutto al braccio e tantissimi suoi amici lo ricorderanno prima delle varie partite: non è escluso che anche l’Atletico Vieste questo pomeriggio, in occasione della gara col Trani, non lo ricordi.