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Peschici/ A DOMANDA RISPONDE…

Lettera aperta del Presidente del Centro Studi Giuseppe Martella Prof. Teresa Maria Rauzino (dopo l’invio per raccomandata e l’intervista rilasciata ad AltaMarea) al sindaco di Peschici sul destino dell’Abazia di Calena, ormai sul piano inclinato del degrado più totale e del disfacimento della sua Storia. Ulteriore tentativo per salvarla dall’abbandono.

 

  In una intervista rilasciata il 16 dicembre a “Ondaradio” nell’ambito del programma di approfondimento “Alta Marea” (http://www.ondaradio.info/index.php?option=com_content&task=view&id=48391&Itemid=50), la presidente del peschiciano Centro Studi “Giuseppe Martella”, Teresa M. Rauzino, ha spiegato le motivazioni per cui si chiede l’esproprio dell’antica Abazia di Calena, in agro di Peschici. A inizio intervista si fa cenno a una lettera inviata in data 21 novembre scorso al sindaco della cittadina garganica, Francesco Tavaglione, “cui non è ancora stata data alcuna risposta” lamenta la presidente. Che aggiunge: “Vorrei renderla nota ai Peschiciani”. Puntodistella.it la pubblica rimanendo in attesa delle osservazioni della controparte.

Al Sindaco del Comune di Peschici

Oggetto: Richiesta urgente di informazioni su contributo 200mila euro del Ministero dell’Economia (2005) per restauro Abbazia di Santa Maria di Kàlena in agro di Peschici (Foggia)

Gent.mo Sindaco,
PREMESSO che:
– All’inizio del 2005, il Comune di Peschici risultò destinatario di un finanziamento di € 350.000, ottenuto ai sensi della legge n. 311 del 2004, comma 28, grazie all’interessamento dell’on. Domenico Spina Diana, deputato al Parlamento della Repubblica, e volto alla realizzazione di un primo restauro dell’Abbazia di Kàlena;

– In data 26/082005 il sindaco di Peschici, Francesco Tavaglione, comunicava al Ministero dell’Economia le credenziali per l’accreditamento di una prima trance di 200mila euro del suddetto contributo;

– Nell’elenco dei contributi 2006 e 2007 di cui al comma 28 dell’art. 1 della legge n. 311 del 2004 e successive modificazioni, rimodulati con riferimento al triennio 2006-2008, il Comune di Peschici risultava beneficiario delle successive tre trance del finanziamento per il restauro dell’abbazia di Kàlena per complessivi 150mila euro, come dal prospetto seguente:

PRIORITA’: 33/b – ENTE BENEFICIARIO: Comune di Peschici (FG) – INTERVENTI: Restauro abbazia di Kàlena – EROGAZIONI: 2006, 37.000 euro – 2007, 71.000 euro – 2008, 42.000 euro – Totale: 150.000 euro

– Il Ministero dei beni culturali, pur avendone chiesto notizie agli Enti competenti, non fu mai informato dell’utilizzo effettivo del suddetto finanziamento, come si evince nel seguente passaggio della comunicazione che il Ministero dei Beni culturali inoltrò il 12 aprile 2007 (prot. N. 00003351), presso l’Ufficio Legislativo della Camera dei deputati, all’onorevole Lello Di Gioia (autore dell’interrogazione parlamentare n. 4-02727 su Kàlena) e per conoscenza all’Ufficio del Segretario generale Area Beni culturali e paesaggistici di Roma, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Bari e Foggia e alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia: «Con nota prot. 3015 del 19.10.2005, la scrivente Direzione Generale richiedeva aggiornamenti sulla vicenda. Si richiedeva in particolare: se la proprietà avesse predisposto il progetto delle opere di risanamento, consolidamento e restauro del bene, come in precedenza concordato con la Soprintendenza; se il vincolo diretto fosse stato esteso all’intero complesso; se il finanziamento di Euro 350.000, da destinare al restauro del bene, nel frattempo concesso dal Ministero dell’Economia a favore del Comune di Peschici, nell’ambito delle misure dirette alla tutela dei beni Culturali ed usufruibile nell’esercizio finanziario 2005/2007, dopo la presentazione del relativo progetto, fosse stato effettivamente impegnato allo scopo».

– In data 14 novembre 2013 la Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Puglia, con provvedimento n. 173/PRSP/2013 (avviato ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149 nei confronti del comune di Peschici (FG), rilevava che il contributo di € 200.000 non era MAI stato utilizzato per il restauro dell’Abbazia, ma per impieghi correnti e che andava ripristinato alla sua specifica destinazione d’uso.

La sottoscritta, prof.ssa Rauzino Teresa Maria, nella qualità di Presidente del Centro Studi Giuseppe Martella, in relazione a quanto esposto

CHIEDE

– Se il finanziamento di cui sopra di 200mila euro (effettivamente accreditato al Comune di Peschici, come da rilievo della nota della Corte dei Conti) sia stato restituito o meno all’Ente erogante.
– Nel caso in cui non sia ancora avvenuta la restituzione, se sia ancora possibile chiedere all’Ente erogante di utilizzare quella risorsa per procedere oggi ad un intervento di restauro d’urgenza, visto lo stato di inarrestabile degrado cui l’Abbazia è condannata, per il mancato interessamento dei proprietari privati e della Soprintendenza ai Beni Architettonici.
– Se codesto Comune intenda attivarsi per intercettare eventuali finanziamenti europei e/o statali per intervenire con un restauro dell’Abbazia, sopperendo all’assenza dei proprietari e della Soprintendenza.
Nella speranza di una sollecita risposta scritta e ad un riscontro concreto riguardo ad un’emergenza non più differibile, Le porgo distinti saluti.

Peschici, 21/11/2015

Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Martella
Prof. Teresa Maria Rauzino

 

 

 

 

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