Menu Chiudi

Ospedali in Puglia, tutto da rifare

Il Governo boccia piano di riordino.

 

 Tutto da rifare, o quasi. Il ministero chiede alla Puglia di modificare in profondità la bozza per il riordino ospedaliero discussa giovedì a Roma. Ci sono molti aspetti da prevedere: innanzi tutto il rigoroso contenimento dei costi del lavoro e poi il rispetto delle norme della legge di Stabilità. Proprio per adempiere a tali prescrizioni, la Regione ha deciso di anticipare i tempi dettati dalle disposizioni statali e agire con un terapia d’urto: sarà imposto il Piano di rientro per ciascuno dei 38 stabilimenti ospedalieri della Puglia (riuniti in 23 presidi), in modo da tener a freno i conti e chiedere un «piano industriale» ai direttori generali delle Asl.
Il direttore di Dipartimento Giovanni Gorgoni, ieri mattina, ha trascorso diverse ore con Michele Emiliano. Il manager ha riferito al governatore l’andamento della discussione avuta giovedì con il direttore generale del ministero della Salute, Renato Botti. L’esito non è confortante. La bozza di riordino, la cui approvazione era stata rinviata a fine anno, non va bene. C’è un mese di tempo per riformularla.
Primo dato. Il governo chiede che il costo del lavoro complessivo – tra esigenze degli ospedali e quelle del territorio – sia fissato a 1.961 milioni all’anno (costo del 2004 depurato dell’1,4%). Inoltre entro fine febbraio, con altro provvedimento, si chiede a tutte le Regioni di dichiarare il fabbisogno di personale: tot dipendenti per ciascun reparto. «Questo ci costringerà – dice Gorgoni – a prendere atto che la rete ospedaliera attuale è esorbitante rispetto al limite di spesa». Dunque occorre diminuire i reparti per contenere il personale.
Secondo dato. Il ministero considera che gli ospedali di base (pronto soccorso, chirurgia non complessa, ortopedia e medicina) siano insufficienti. Mentre sono troppi quelli di primo livello (ospedali con maggiori specialità). Ottimale quelli di secondo livello o «hub» a maggiore complessità (otto in tutto). Inoltre, il ministero non condivide che gli ospedali di primo livello siano organizzati su più stabilimenti (vedi Andria-Canosa oppure San Paolo- Molfetta- Terlizzi- Corato). Gorgoni sostiene che si riuscirà, tuttavia, a difendere il sistema su più stabilimenti: si indicherà un edificio principale e gli altri a corona.
Terzo dato: il riordino va corredato della rete di emergenza urgenza, che deve essere rivista in funzione del ripensamento sugli ospedali di base. Quarto dato: si deve rispettare la legge di Stabilità. Questa indica che ciascun ospedale (non si capisce se «presidio ospedaliero» o «stabilimento») deve avere i conti in ordine. Ossia i costi di quell’ospedale non devono superare i ricavi di oltre il 10% (insomma è ammesso solo uno sbilancio contenuto). Tuttavia, dice la Stabilità, si devono rispettare gli standard di sicurezza e cura. La conseguenza è stringente: risparmiare e accorpare. «L’accorpamento è la soluzione» conferma Gorgoni. Significa che la prevista riduzione dei reparti sarà ancora più rigorosa.
Inoltre la Regione sottoporrà da subito a Piano di rientro i propri ospedali. La Stabilità indica la partenza al 30 giugno 2016 per Irccs e aziende ospedaliere (Policlinico di Bari e Foggia). E dopo un anno quella per tutti gli altri ospedali. La Puglia anticipa i tempi e nei prossimi giorni manderà tutti i propri ospedali in Piano di rientro. Ciascun manager dovrà presentare il relativo Piano industriale, con contenimento dei costi e se necessario blocco delle assunzioni. Fino al 2020 si dovrà ottenere l’equilibrio chiesto dalla Stabilità. Oggi Emiliano e Gorgoni incontrano i sindacati. Il primo di una serie di incontri prima di licenziare la bozza da portare al ministero. È in arrivo una nuova cura da cavallo.

 

———————————————————————————————

Fai pure le corna ma da noi il funerale e il servizio lapideo è UNICO!!

Informazione pubblicitaria 

La Garganica offre in esclusivo il funerale e ogni tipo di allestimento tombale.
Vera e propria ARTE FUNERARIA con funerali completi comprese spese cimiteriali a partire da 1500 euro, anche con pagamento dilazionato.
Tombe, edicole, cappelle, mausolei, rivestimenti, lapidi, in pietra e ogni altro lavoro.
La Marmeria la GARGANICA di Antonio Pecorelli: fabbricazione di complementi e particolari per l’arredamento in marmo e granito.
Top cucina
Top bagno
Pavimenti
Rivestimenti
Scale
Ogni tipo di lavori e rivestimento per caminetti.
Lavorazioni artistiche
Esperienza ultra quarantennale, tutto a prezzi ulcompetitivi.

Contattaci senza impegno allo 0884/ 701740
                                                          348/3978495

———————————————————————————————————————-