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Vieste – GIORNATA DELLA MEMORIA ALL’IPSSAR “MATTEI”

 

Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria le classi quinte dell’Ipssar “Mattei” di Vieste hanno voluto ricordare tutte le vittime della follia nazista allestendo uno spettacolo ispirato alle vicende della “Rosa Bianca” (Die Weisse Rose).

Questo è il nome con cui un gruppo di coraggiosi studenti universitari, poco più che ventenni e il loro professore firmavano volantini con l’intento di risvegliare la coscienza del popolo tedesco ed esortarlo ad aprire gli occhi, a rendersi conto che dietro le adunanze, i proclami e le promesse di Hitler si consumava la tragedia di migliaia di ebrei, di diversamente abili, di omosessuali, di avversari politici, e di altre minoranze: tutti mandati nei campi di lavoro o di sterminio perché considerati di razza inferiore. I membri della Rosa Bianca, i fratelli Scholl, Christoph Probst , Willi Graf, Alexander Schmorell e il  professore  Kurt Huber pagarono con la vita la loro pacifica opposizione al nazionalsocialismo. Il 18 febbraio del 1943, infatti, Hans e Sophie Scholl furono scoperti mentre lasciavano le copie del sesto volantino all’università di Monaco. Arrestati, furono interrogati dalla Gestapo, processati e condannati a morte per decapitazione il 22 febbraio assieme a Christoph Probst. Gli altri appartenenti al movimento Willi Graf, Alexander Schmorell e il professore Kurt Huber, processati il 19 aprile 1943, furono anch’essi trovati colpevoli e decapitati nei mesi successivi. La vendetta nazista sulla Rosa Bianca fu dura: non colpì solo i membri effettivi ma si estese anche ai loro familiari e amici. Oggi la piazza dove si trova l’atrio principale dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco si chiama "Geschwister-Scholl-Platz" (piazza fratelli Scholl) in onore di Hans e Sophie Scholl e la Rosa Bianca è diventata il simbolo della resistenza pacifica e del seguire la propria coscienza contro ogni forma di tirannia. La rappresentazione teatrale, portata in scena dagli alunni e dalle docenti Grazia Clemente, Annamaria La Torretta e Clementina Siena, si compone di tre atti: arresto, interrogatorio e processo in un arco temporale che va dal 17 febbraio 1943, giorno in cui gli amici decidono di distribuire i volantini all’università di Monaco al 22 febbraio del 1943 giorno della morte dei fratelli Scholl e di Probst. Chiudono il sipario le parole dello scrittore tedesco Thomas Mann che tributa onore al sacrificio dei ragazzi della Rosa Bianca. Ad interpretare i personaggi con grande cuore e passione sono stati in ordine di apparizione: Anna Criscio (Voce narrante), Ilaria De Nittis, (Sophie Scholl), Giovanni Ferraraccio (Hans Scholl), Giovanni Marucci, (Probst), Domenico Desimio (Willi Graf), Vincenzo D’Avanzo (bidello dell’Università), Rocco Biscotti (poliziotto Smith), Marco Magnatta (investigatore della Gestapo Mohr), Martina Fierro (segretaria di Mohr), Matteo Chionchio (giudice Freisler), Matteo Laporta (avvocato), Francesco Di Bari (guardia), Simone Bruno (guardia), Guido Bombino, Federica Costantino, Rocco D’Ambrosio, Dimauro Nicola, Gianpio Santoro (pubblico di militari), Francesco Taronna (sacerdote), Federica Pescume (guardiana). Preziosa poi, la collaborazione di tutti i ragazzi del gruppo lavoro senza i quali non si sarebbero potuti realizzare i costumi, il palco, le musiche e le scenografie. Questa rappresentazione della vicenda della Rosa Bianca ha voluto far riflettere sulla necessità di non tradire mai i propri ideali e la propria coscienza, soprattutto nei momenti di maggiore crisi della storia dell’umanità, perché come disse Sophie a Mohr siamo noi a fare il mondo e non il contrario.. Per la realizzazione di questo evento, così emotivamente coinvolgente, si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato: principalmente gli alunni che, incendo imbarazzo e ritrosia hanno reso possibile questo allestimento, il personale Ata ed educativo, i colleghi che con pazienza e disponibilità hanno consentito ai ragazzi di partecipare alle prove, il "nostro alunno" Gabriel Racioppa che ha fornito la sua esperienza come tecnico del suono e il gruppo bandistico di Vieste "Rinaldi" per aver fornito le divise, non da ultimo il dirigente scolastico. Un doveroso ringraziamento anche a tutti gli spettatori che hanno assistito con partecipazione e silenzio e alle docenti referenti del progetto.