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Puglia/ Cultura e spettacoli indietro tutta nel passaggio da Vendola a Emiliano

Bandi bloccati negli uffici regionali, carenza di dirigenti, contratti non rinnovati, concerti a rischio chiusura e agenzie a rischio estinzione.  A nove mesi dalle elezioni regionali e dal cambio al vertice della Regione Puglia, il mondo della cultura e del turismo pugliese è in stallo. In attesa di sapere che fine farà il settore si fa il punto di quello che manca: di sicuro manca un assessore regionale. Dopo le dimissioni di Gianni Liviano e le polemiche legate all’affidamento di una gara da 39mila euro a una società riconducibile a un amico e organizzatore della campagna elettorale dell’ex assessore tarantino, le deleghe sono passate a Loredana Capone, che però svolge già il ruolo di assessore allo Sviluppo culturale.

Quella che manca è anche chiarezza sul futuro delle agenzie. Era previsto un accorpamento, sotto un’unica grande agenzia, di Apulia Film Commission, Teatro pubblico pugliese e Pugliapromozione. Su questo tema è in corso da qualche mese una “riflessione” in Regione e non è detto che la grande agenzia veda la luce, anche perché non è chiaro in che modo unire organi di diversa natura. Ma nell’elenco delle mancanze ci sono anche le figure dirigenziali negli uffici regionali. In tutta la Regione ne mancano circa 45. Da che parte la si guardi, l’accoppiata cultura-turismo che era stata l’arma in più delle due precedenti giunte guidate da Nichi Vendola, rischia di perdere colpi. Perché se è vero che è stata confermata una nuova edizione del Bif&st, è altrettanto vero che alcuni progetti di Apulia Film Commission, la fondazione che attira produzioni cinematografiche in Puglia, sono in stallo.

È il caso dei 3,4 milioni di euro destinati al Fondo produzioni, il vero core business della fondazione. Da mesi questi fondi attendono il lasciapassare dagli uffici regionali. «Il problema — conferma una fonte regionale — è che per attingere a questi fondi, Apulia Film Commission dovrebbe essere trasformata in organismo intermedio, visto che da quest’anno quei finanziamenti non derivano più da bilancio autonomo regionale, ma da fondi europei». La situazione di incertezza ha colpito anche la Mediateca regionale, gestita da Apulia Film Commission. Il contratto dei tre dipendenti che gestivano la struttura sono scaduti a fine dicembre scorso e attualmente la Mediateca funziona solo grazie al lavoro di dipendenti regionali. L’ultima tegola, in ordine di tempo, per la fondazione, riguarda le dimissioni del direttore Daniele Basilio, che ha lasciato per motivi esclusivamente personali.

Il presidente Maurizio Sciarra che prova a smorzare i toni: «Nessuno stallo, stiamo investendo tempo per riorganizzare tutta la struttura da qui ai prossimi cinque anni». L’incertezza però impera anche negli altri organismi. Nell’agenzia regionale Pugliapromozione, per dire, l’ex direttore Giancarlo Piccirillo non è stato confermato. Al suo posto è stato nominato Paolo Verri in qualità di commissario, conteso con la Regione Basilicata. Un caso simile è capitato, prima ancora, ad Annibale D’Elia. Dopo otto anni di attività, il creatore di ‘Bollenti spiriti’ ha abbandonato il progetto. Il suo contratto scadeva il 31 dicembre. Non è mai stato rinnovato dalla Regione. Ma c’è anche chi, come gli organizzatori di Puglia Sounds, non sa se supererà l’estate. Il progetto, curato da Teatro pubblico pugliese, scade alla fine di giugno.

Al momento dalle parti di Puglia Sounds non è arrivato nessun segnale circa la possibile riconferma. «Vedremo», è la risposta non proprio rassicurante dal direttore del dipartimento Turismo e cultura, Aldo Patruno, a chi gli chiede se il progetto avrà un futuro. Di questo passo, però, è a rischio anche il Medimex, salone dell’innovazione musicale promosso da Puglia Sounds. L’ultima edizione, la quinta, si è svolta a ottobre
scorso. Da allora non si sa più nulla, nè dove nè quando si organizzerà la sesta edizione. «Garantiremo sia la prosecuzione delle iniziative che hanno ottenuto successo negli anni scorsi — rassicura Patruno — sia la creazione di nuove iniziative. Entro l’estate metteremo a punto i piani strategici del turismo e della cultura. Ma è chiaro che il 2016 sarà un anno ponte, per le agenzie e per le singole attività».

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