Menu Chiudi

Sanità/ Da rossa a bianca, il bluff della ricetta elettronica

E’ cambiato il colore, da ros­so a bianco, e il supporto, non più quello ufficiale riconosciuto dal Servizio sanita­rio nazionale sostituito da un co­mune foglio di carta bianca sul quale il medico curante stampa fa propria prescrizione farma­ceutica.

 

 A oggi, e chissà per quanto tempo ancora è questa la rivoluzione mancata della co­siddetta ricetta elettronica, la cui dematerializzazione è rimasta solo virtuale. E non solo in Puglia, ma in tutta Italia, ad ec­cezione del Trentino Alto Adi­ge. A spiegarlo è Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei me­dici di Bari nonché segretario regionale della Federazione dei medici di medicina generale: «Finora in tutta la Puglia abbia­mo raggiunto un’adesione fra l’80 e 1’85 per cento dei medici prescrittori. Ma sia ben chiaro, i vantaggi non sono tantissimi per l’utenza finale: i cittadini continuano ad andare in farma­cia con la ricetta: un promemo­ria stampato in bianconero con i codici della prescrizione per­ché non c’è ancora una possibili­tà elettronica di rilevare diret­tamente la ricetta. Bisogna, in­somma; che qualcuno presenti ancora materialmente il codi­ce, visto che il farmacista non può scaricarlo in alcun modo at­traverso la rete». Solo una fase transitoria? «Non siamo in grado di capire fi­no a che punto» ammette Anel­li: «Abbiamo chiesto alla Regio­ne di istituire un tavolo tecnico insieme con i farmacisti per va­lutare la possibilità di elimina­re completamente la carta e, at­traverso il codice fiscale, dare li­bertà ai cittadini e snellire le procedure». Mentre Luigi Niqri, segretario provinciale Bari e Bat della Federazione medici pediatri, ri­ferisce che «dopo un esordio fa­ticoso la macchina è entrata a regime, anche se almeno finora è cambiato davvero poco per i pazienti». Non dissimile la voce; forse ancora più critica, dei farmacisti. Come Angelo Ragone, proprietario a Bari della farmacia Ragone che premette: «La ricet­ta elettronica vera e, propria, partirà quando il cliente potrà venire in farmacia qui, o a Mila­no; con la propria tessera sanitarià e il farmacista potrà erogare la prestazione richiesta. Ad oggi non è cambiato nulla, se non il foglio rosso del ricettario sostituito da un foglio stampato dal medico curante. La vera ricetta elettronica dovrebbe da­re libertà al paziente di andare dove vuole: non è così, invece». Ancora li barese Giovanni Cea, titolare della Farmacia Cea, osserva che «la ricetta de­materializzata, quella bianca, di fatto non si è risolta che in una sostituzione. Non solo. Con­trariamente a tutto quello che è stato scritto e dichiarato, al­meno ad oggi, la ricetta rossa continua ad avere la sua validi­tà. Sono entrambe cartacee e, quanto alle nostre incomben­ze, sono da spedirsi entrambe».

Antonio Di Giacomo
repubblica bari

——————————————————————————————————————–

Info pubblicitaria/ All’Hotel Magnolia l’abbraccio dell’8 marzo

….per la mamma, la sorella, amica, fidanzata e moglie….

Diventa sempre più difficile trovare una donna che voglia aiutare il marito a lavare i piatti. Meglio godere dei festeggiamenti all’Hotel Magnolia…..
Una grande 8 marzo dedicato alla DONNA appassionata….
L’Hotel Magnolia vi accoglie nel suo scrigno dorato, per una cena con intrattenimento musicale dedicata alla donna che non si arrende mai……

All’Hotel Magnolia la FESTA DELLA DONNA non è solo l’8 marzo….
Info e prenotazioni 0884/ 708838

——————————————————————————————————————–