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Vieste verso le elezioni/ Un irresponsabile atto di abbandono della città

Riceviamo e pubblichiamo.

 

 Ho letto con stupore che nove consiglieri comunali hanno dato le loro dimissioni dalla carica di consigliere comunale e con ciò hanno determinato il commissariamento del Comune di Vieste.
Per quanto possa essere utile ( o futile ) mi permetto di consegnare questa riflessione di un comune cittadino a chi ha voglia di leggerla.

Mi  sono chiesto la ragione delle dimissioni in blocco di nove consiglieri, visto che non mi risulta che siano state motivate e dunque, restando inspiegabili, autorizzano diverse ipotesi.

Innanzitutto, si deve escludere che questi  consiglieri dimissionari abbiano avuto motivi di sfiducia nei confronti del Sindaco, perché in tal caso avrebbero mosso una formale mozione di sfiducia motivata nei confronti della Sindaca Ersilia Nobile e così avremmo (noi cittadini) conosciuto i motivi della sfiducia,  lasciando poi a noi cittadini ogni valutazione sulla condivisibilità o meno di quei motivi.

Costoro, invece, hanno deciso di dimettersi in blocco e in silenzio e perché mai?

E’ certo possibile che un consigliere comunale, che abbia ricevuto uno specifico mandato elettorale dai cittadini che lo hanno votato, possa dimettersi per i più svariati motivi nel corso dello svolgimento del mandato consiliare, ma ha anche  il dovere civile e politico di rendere note le ragioni delle proprie dimissioni ai suoi elettori, che poi potranno o meno comprenderle, giustificarle o magari anche non condividerle.
 

Quando ciò si verifica è questione che riguarda il singolo consigliere e investe il rapporto con i suoi elettori, senza alcun riflesso rilevante per l’istituzione rappresentata.

Nel caso invece di dimissioni contestuali e in blocco di nove consiglieri, non può ritenersi che essi abbiano esercitato semplicemente un loro diritto, considerando che per effetto del loro atto si è venuta a determinare la caduta immediata dell’amministrazione comunale nel momento più delicato dal punto di vista amministrativo per una città come Vieste che proprio in questi mesi  ha il picco di intensità della attività amministrativa programmatica per l’imminente stagione turistica.

Devo considerare che costoro, pur consapevoli che fra qualche mese comunque saremmo andati al voto per rinnovare il Consiglio comunale, abbiano premeditato e voluto che questa Amministrazione cessasse di operare in anticipo, insensibili alle conseguenze che il loro atto irresponsabile avrebbe avuto sulla città.

Essi  non hanno sfiduciato il Sindaco e quindi non hanno mosso alcuna contestazione al suo operato, ma hanno in sospetta sincronia consegnato nel più rigoroso silenzio le proprie ingiustificate dimissioni nelle mani del segretario comunale.

Posso permettermi, quindi, di ipotizzare che costoro si siano dimessi per loro dichiarata e inconfessata incapacità di dare un fattivo contributo allo svolgimento dell’attività amministrativa che si è protratta fino a questo momento o devo forse  ipotizzare che costoro non abbiano viste soddisfatte le proprie aspettative di natura squisitamente personale e come conseguenza abbiano deciso di “mollare gli ormeggi”, fregandosene delle conseguenze per noi cittadini?

Quando si sta fra i banchi del Consiglio Comunale si rappresenta l’Istituzione cittadina e si deve avere il massimo senso di responsabilità e di rispetto per l’Istituzione rappresentata e per i cittadini che, andando a votare, hanno scelto i loro rappresentanti ed è fondamentale ricordare sempre e in ogni momento  che su quei banchi si sta seduti perché i cittadini ti hanno scelto e mandato per l’interesse generale della città, caro consigliere!

E ai cittadini che ti hanno mandato, caro consigliere, devi dare conto di ciò che fai e quindi anche perché ti dimetti insieme ad altri nove.

Con questa mia riflessione ho solo voluto esprimere la mia indignazione per questo modo di pensare e usare la Cosa Pubblica ed esprimere la mia mancanza di stima nei confronti di chi abbandona il governo della città in un modo così irresponsabile e in prossimità della stagione turistica.
Fra qualche settimana penso che conosceremo tutti i nomi di coloro che nelle varie liste presenteranno le proprie candidature per le prossime elezioni amministrative.

Molti saranno i nostri rispettabili cittadini che offriranno il proprio entusiasmo e le proprie energie per dare il meglio alla nostra Città, ma molti altri – come sempre è accaduto – punteranno a farsi eleggere per perseguire interessi personali.

Sta a noi cittadini aprire bene gli occhi e le orecchie allontanando questi  “furbetti “ dalla Casa Comunale.

Personalmente, ricorderò tutti i nomi dei nove consiglieri che hanno affondato in questo momento la nostra Città, mettendola nelle mani del Commissario prefettizio e spero per loro che non si ricandidino di nuovo, perché di sicuro il mio voto non lo avranno e come il mio spero che non lo abbiano neanche da tutti quei cittadini che hanno compreso fino in fondo le conseguenze del loro irresponsabile gesto, anche nella considerazione che nessuno può scongiurare il rischio che anche in futuro costoro possano decidere capricciosamente e in qualsiasi momento di far finire una amministrazione, così come hanno già dimostrato di saper fare.

Un cittadino qualsiasi

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