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Reporter della Tua Città/ “non sono stata richiamata a lavoro” – Replica della UIL

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Egregia Signora,
dalla sua missiva, abbiamo omesso alcune Sue considerazioni, per non innescare meccanismi di fraintendimento e strumentalizzazioni, in vista delle prossime elezioni comunali.

Non so più a chi rivolgermi.
Sono una lavoratrice stagionale che ritiene di aver subito un torto
dall’azienda nella quale ho lavorato negli scorsi anni. Il torto consiste nel non essere più richiamata in favore della figlia di una mia collega, facendo venir meno il mio diritto alla precedenza. Per questa ragione alcune mie colleghe mi hanno consigliato di rivolgermi al sindacato per far valere il mio diritto previsto dalla legge. Sono andata al sindacato UIL qui a Vieste ed ho scoperto con grande stupore che questo sindacato si è schierato alle prossime elezioni amministrative (…) contro il quale volevo promuovere questa vertenza di lavoro.
Ma come è possibile una cosa delle genere?!?!
Ma il sindacato non è il nostro rappresentante nelle vertenze di lavoro
contro questi signori?
Ma ho guardato negli uffici di questo sindacato ed ho capito che è un grave
errore meravigliarsi. Infatti questo pseudo sindacato altro non è che lo specchio delle storture che avvengono normalmente. Un "postificio", altro che sindacato. Per lavorare lì dentro o sei la figlia o la nipote del padrone del sindacato o non puoi lavorare. Esattamente la stessa cosa che volevo chiedere a quel sindacato di denunciare e combattere. Ed invece la nipote del proprietario del sindacato, (…) è addirittura candidata nella loro lista.
A chi dovremo rivolgerci d’ora in avanti per far valere i nostri diritti di
lavoratrici e lavoratori?

S. M.
Vieste

Se è possibile vorrei però restare anonima per non avere altre
ripercussioni sul luogo di lavoro.
Grazie.

 

Di seguito la risposta della UIL Vieste.

 

Egregio Direttore

in riscontro al reporter della tua città intitolato "non sono stata richiamata al lavoro"  è doveroso per una corretta rappresentazione fattuale evidenziare quanto segue:

1) Preliminarmente respingiamo al mittente il tenore mistificatorio delle allusioni e delle denigrazioni dalla scrivente rappresentate, ritenendole destituite di fondamento e mirate solo a gettare discredito su un’attività sindacale che vanta, nel nostro caso, un trentennio di sacrifici,  numerosi casi e impegno di chi ci lavora, inequivocabilmente resi a tutela dei diritti dei lavoratori  e dei pensionati,  senza guardare in faccia a nessuno e senza alcuna logica compromissoria.
Questo ci porta ad assistere circa l’80% dei lavoratori e dei pensionati di Vieste, ricevendo soddisfazioni degli assistiti e riconoscimenti a livello Provinciale e Regionale .

Nello specifico

a) l’invocato diritto di precedenza citato dalla cittadina può essere solo suffragato da una raccomandata a.r. inviata dal lavoratore all’azienda entro 90 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, cosa non verificatasi nel caso di cui trattasi. Pertanto, come si fa  ad invocare l’applicazione di una regola quando non si e in regola.

2) Quanto all’insinuato "postificio", riteniamo opportuno sottolineare  la non retribuzione dell’attività svolta dai responsabili; quanto agli addetti ed alla loro assunzione, tutt’altro che nepotistica, va rimarcato che è frutto di tantissimo lavoro da parte dei responsabili per raggiungere i risultati ottenuti e di una regolare selezione da parte dei responsabili Regionali del Sindacato (tenuto conto che nel nostro lavoro vengono trattati dati altamente sensibili).

3) Quanto d un’ asserita candidatura va specificato che  la stessa per la diretta interessata è solo frutto di una libera determinazione nell’esercizio di elettorato attivo, che è, fino a prova contraria, un diritto costituzionalmente garantito, tenuto conto che la stessa presta il proprio lavoro presso la sede ITAL di Peschici e non di Vieste; una candidatura operata al solo esclusivo scopo di garantire una rappresentanza politica alle sacrosante tematiche del mondo del lavoro, la cui risoluzione, concertata anche con i datori di lavoro, è invocata a furor di popolo. Il che dovrebbe essere per delle persone animate da buon senso, un titolo di merito, non certo di demerito,

Tanto si doveva per doverosa replica e a contrasto di tentazioni demagogiche come quella  desumibile dal caso specifico, rimarcando che siamo a completa disposizione, sia della signora e sia di qualsiasi cittadino per risolvere qualsiasi problematica..

Cordialmente
Il Responsabile della Camera Sindacale Uil di Vieste
Antonio Carmine GUERRA