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Scuola/In Puglia 400 docenti a rischio: studenti in calo, aumentano gli iscritti alle private

"Un paradosso", commenta il segretario della Flc Cgil Puglia, Claudio Menga. "Nell’epoca delle sbandierate assunzioni ci troviamo di fronte un impoverimento dell’organico".

 

 Un taglio di 400 posti. Meno cattedre da settembre perché gli iscritti calano. I numeri non sono definitivi ma arrotondati per difetto, visto che manca all’appello la ricognizione su licei, tecnici e professionali. Eppure la tendenza è netta: in Puglia per il 2016-2017 le iscrizioni, dall’infanzia al primo anno delle superiori, sono crollate di almeno 20mila unità. Colpa del calo demografico, ma anche della migrazione verso le strutture private. "Un paradosso – commenta il segretario della Flc Cgil Puglia, Claudio Menga – che nell’epoca delle sbandierate assunzioni ci sia un tale impoverimento dell’organico".

Cgil, Cisl, Uil e Snals scioperano e tornano in piazza, anche a causa del mancato rinnovo del contratto da sette anni. La piattaforma nazionale è sintetizzata in 11 punti. "Con un filo conduttore – si legge nel documento di Cgil, Cisl, Uil e Snals – il riconoscimento del lavoro del personale docente, tecnico-amministrativo e dirigente che continua a tenere alta la professionalità e la dedizione alla professione". Ad acuire i mal di pancia ci sono poi le questioni specificamente pugliesi. In primis il taglio di 433 posti per l’organico di diritto (222 quelli persi nell’anno precedente). Una anticipazione della tendenza a ribasso delle iscrizioni era arrivata a chiusura delle procedure, lo scorso febbraio.

"Nel complesso – aveva spiegato allora l’Ufficio scolastico regionale – a settembre ci saranno diecimila iscritti in meno al primo superiore rispetto al 2015". Un trend negativo ora confermato dai dati raccolti dagli altri gradi di scuola. La situazione più allarmante è per le scuole dell’infanzia,
dove gli iscritti sono passati da 90.292 a 86.095 (4.197 in meno). Non va meglio alle elementari, in cui si scende da 186.763 a 184.422 bambini, con un saldo negativo di 2.341 unità. Infine la secondaria di primo grado, che perde 3.646 iscritti. A conti fatti, e con dati ancora parziali (mancano all’appello i numeri delle superiori) l’emorragia potrebbe superare i 20mila bambini e ragazzi. Tra il 2014-2015 e il 2015-2016 il calo si era fermato alle 7mila unità.