Strade foggiane come percorsi di guerra, «il tragico incidente del 28 marzo scorso sulla strada a scorrimento veloce 693 è l’ennesima piaga – sottolinea il sindacato Feneal Uil – l’ennesima sconfitta di un territorio», così il segretario provinciale Juri Galasso, in merito a quanto accaduto tra San Nicandro Garganico e Lesina, in cui perse la vita una bimba di sette anni. «Circa un anno fa, indicammo la necessità di completare e potenziare la strada – a scorrimento veloce. Se aggiungiamo i periodici bollettini di guerra per la statale 16, versante San Severo-Termoli, e le frane, gli eventi meteorologici che spesso bloccano arterie strategiche nell’area dei Monti Dauni, abbiamo il quadro di un ente Provincia che non riesce a gestire una rete stradale tra le più grandi d’Italia. E se questa difficoltà era già palese quando l’ente poteva disporre di più ingenti trasferimenti statali, diventa drammatica quando la legge di riordino "Delrio" cancella competenze e fondi fondamentali, afferma il sindacalista. “Non vorremmo indicare a Provincia e regione la politica delle "strade bianche" come via d’uscita. Ma è evidente che così non si può continuare. Occorre redigere una lista delle priorità, indicando fondi e tempistiche d’intervento. E, in tal senso, la presenza in giunta regionale di due foggiani, potrebbe rappresentare un momento di sintesi e di consolidamento delle istanze del territorio dì Capitanata», conclude il segretario provinciale della Feneal UIL.