Menu Chiudi

Università Foggia, al via corso in Scienze investigative

 Aperte le iscrizioni al primo anno (in senso assoluto, visto che è stato autorizzato dal MIUR qualche mese fa) del nuovo corso di laurea in “Scienze investigative” dell’Università di Foggia, una laurea triennale (L-14 Scienze dei servizi giuridici) con accesso libero, ovvero senza sostenere dei test di ingresso, e con la possibilità di garantire a chi ne conseguirà il titolo ben 180 Crediti formativi universitari. «Sentivamo l’esigenza di caratterizzare uno dei nostri corsi di laurea – spiega il prof. Aldo Ligustro, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – attraverso una preparazione altamente specialistica, forse la più specialistica di tutto il Dipartimento. Chi si laurea in Scienze investigative può scegliere tra moltissimi profili professionali, ciascuno dei quali altamente qualificante e, a sua volta, molto esigente con i candidati che vorrebbero intraprendere una delle cosiddette professioni del futuro: investigatore privato; consulente tecnico di parte; ispettore, operatore e perito tecnico della Polizia penitenziaria; collaboratore investigativo; capo ufficio sicurezza e capo ufficio vigilanza. Abbiamo investito molto in Scienze investigative, contiamo in una risposta adeguata del territorio ma soprattutto contiamo di raccogliere una risposta incoraggiante sotto il profilo scientifico, vista l’unicità del nuovo corso di laurea».
Un corso di laurea, quello in “Scienze investigative”, che di fatto non esiste in Italia, perché a differenza di altri corsi di laurea apparentemente simili prepara ad una professione giuridica e non sociologica o psicologica.

Inevitabilmente il nuovo corso di laurea in “Scienze investigative” (che debutta nell’Offerta formativa dell’anno accademico 2016/17) diverrà il terreno di preparazione per chi, dopo la laurea triennale, deciderà di completare la propria formazione attraverso il “Master in Criminologia e Psicologia Investigativa” – incardinato invece nel Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione – che è giunto alla seconda edizione e che, esattamente come la specificità che fa riscontrare “Scienze investigative”, è uno dei pochissimi del genere attualmente attivo in Italia.